Il monastero prende forma: a fine mese riapre

Verso la chiusura i lavori di costruzione del nuovo Santa Teresa: sarà in legno, green, sostenibile e autosufficiente. Inaugurazione il 30

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di Lucia Gentili

Ultimi ritocchi per il nuovo monastero in legno di Santa Teresa, a Tolentino, in via del Carmelo. E, per il 30 ottobre, la città si prepara a riabbracciare le sue carmelitane scalze. Il 30 ottobre 2016 il terremoto aveva reso inagibile il monastero e le suore di clausura erano state costrette a trasferirsi prima nove mesi a Fano e poi a Cascia, ospitate da altre comunità (si trovano a Cascia dal luglio 2017, dove è stata messa a disposizione una struttura per loro). "Successivamente alla cerimonia di posa del primo tronco avvenuta l’11 dicembre 2021 – spiega il direttore commerciale Vanni Bottaro della Wolf Haus, l’azienda che ha eseguito i lavori (con sede a Bolzano) –, i primi camion contenenti pareti prefabbricate sono arrivati in cantiere l’11 gennaio. Il cronoprogramma è stato suddiviso in due blocchi di avanzamento e a metà settembre l’edificio è stato completato, lasciando campo libero alle attività di sistemazione esterna e al completamento degli arredi interni, per permettere alle suore l’ufficiale rientro in comunità con la cerimonia del 30 ottobre. La realizzazione chiavi in mano di un’opera di queste dimensioni (3.420 metri quadrati, suddivisi su due piani più "torretta") in soli nove mesi è stata possibile grazie alla tecnologia costruttiva prefabbricata in legno che prevede un’accuratissima progettazione e ingegnerizzazione, la produzione di pareti e solai presso lo stabilimento dell’azienda costruttrice Wolf Haus e il trasporto in situ con montaggio secondo un preciso schema. Questo permette di ottenere tempi di cantiere molto rapidi. Il sistema costruttivo è stato scelto prima di tutto per la sua certificazione antisismica e antidanno, che garantirà negli anni la totale protezione da eventi sismici futuri. Inoltre l’edificio ha caratteristiche costruttive che lo posizionano in classe energetica A4 (la più alta disponibile) che garantirà alle occupanti un altissimo comfort abitativo unito ad un grande risparmio energetico. L’edificio è dotato di un impianto fotovoltaico da 30kW che consentirà di gestire tutti gli impianti in una condizione di quasi totale autosufficienza". L’edificio (demolito e ricostruito) è green, sostenibile e sicuro, quindi. Lo scorso dicembre, alla posa del primo ceppo di legno, erano presenti, oltre ai vertici dell’azienda, anche il commissario straordinario Giovanni Legnini e il vescovo Nazzareno Marconi. Una sorta di time capsule, capsula del tempo, era stata messa dentro al ceppo. E, sopra, una statua della Madonna.