CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Il mondo al contrario di Vannacci? "Tante richieste, ma non venderemo quel libro"

Anche a Macerata sono diversi i lettori che chiedono il testo del generale La scelta della "Bottega del Libro": ne prenderemo soltanto una copia, ma sarà solo consultabile. Non faremo business con questo volume

Macerata, 7 settembre 2023 – Il libro di Vannacci? Tanti sono in cerca di una copia, per la maggior parte uomini e dai 50 anni in su. Ma c’è qualche libreria che si rifiuta di venderlo.

L’editore di Vannacci: “Se rispondo alle oscenità, mi abbasso al loro livello”

Simonetta Speranza e Alessandra Vita della 'Bottega del libro' di Macerata e a sinistra il generale Vannacci
Simonetta Speranza e Alessandra Vita della 'Bottega del libro' di Macerata e a sinistra il generale Vannacci

"Il mondo al contrario" del generale, oggetto di critiche da più parti in quanto accusato di diffondere idee razziste, omofobe, sessiste e negazioniste, fino ad ora disponibile solo sul web (su Amazon è primo in classifica) sta per arrivare nelle librerie in formato cartaceo per opera dell’editore Adolfo Morganti, della casa editrice Il Cerchio di Rimini e a capo del progetto regionale finanziato con 75mila euro ‘Le Marche e l’Oriente’ dedicato all’orientalista Giuseppe Tucci, con il Comune di Macerata capofila.

Uscirà il 20 settembre. Sia alla libreria Giunti in corso Matteotti, sia alla Bottega del Libro in corso della Repubblica, entrano quattro o cinque persone al giorno a richiedere il libro di Vannacci, diversi anche alla Feltrinelli, sempre in corso della Repubblica, e alla libreria Del Monte in via XXIV Maggio (traversa di corso Cavour).

Alla Bottega del Libro, sono ben sicuri di una cosa: "Il libro di Vannacci qui non lo venderemo – spiegano Simonetta Speranza, Chiara Tomassetti e Alessandra Vita –, ne prenderemo una copia che però non sarà in vendita, ma consultabile da chi vuole. Non vogliamo faremo business con questo libro, non ci interessa, non vogliamo guadagnarci nulla. Ci siamo interrogate a lungo se acquistarlo o meno nel caso in cui fosse uscito in formato cartaceo. La nostra idea di base è che in libreria ci deve stare di tutto, non si può escludere qualcosa solo perché non ne condividiamo il contenuto".

«Chi fa cultura – proseguono – non fa censura. E infatti da noi si può trovare ogni tipo di testo, dal libro sul fascismo a quello sul comunismo, la nostra libreria è e deve essere sempre aperta a tutti. Però questo libro non lo metteremo in vendita – proseguono –. Tenere una copia per la sola consultazione ci sembra la giusta via di mezzo. Se qualcuno poi obietta perché il Mein Kampf di Hitler sì e Il mondo al contrario di Vannacci no, rispondiamo che uno è un testo che ha segnato la storia, è un pezzo di storia e come tale va considerato. Non si può certo dire lo stesso del testo di Vannacci".

In tanti sono entrati per chiederne una copia: "Quattro o cinque al giorno, qualcuno anche per telefono, tutti adulti", sottolineano dalla Bottega del Libro. Anche altre librerie in Italia hanno preso posizione, come quella di Castelfranco Veneto la cui titolare ha appeso un cartello fuori con scritto di non chiedere quel testo e ha spiegato all’Ansa: "Non lo venderei perché non potrei mai chiedere alla mia dipendente di colore, o al mio collega omosessuale, di seguire un cliente che chieda un libro in cui si dica che loro sono persone contronatura".

Da Del Monte, "qualcuno è venuto a chiederlo, sì – sottolinea la titolare Annalisa Del Monte –, soprattutto adulti, dai 50 anni in su. Ora che uscirà il cartaceo, sto valutando cosa fare. Penso che ne prenderò qualche copia ma non lo pubblicizzerò in nessun modo, non lo esporrò in modo visibile sullo scaffale e di sicuro non lo metterò in vetrina. Se da una parte non voglio pubblicizzare un libro con contenuti estremi, dall’altra voglio che il cliente abbia la possibilità di leggerlo, se vuole. Non intendo limitare la libertà del cliente in nessun modo. Certo, il tema è delicato. Solo in un caso, in passato, decisi di non acquistare un libro, quando uscì quello di Schettino, quello non lo presi proprio. Per il resto, la libreria di base deve avere tutto".

Pure alla Giunti le richieste sono tantissime: "Qui (corso Matteotti) vengono in quattro o cinque al giorno, di meno giù, al punto vendita al centro commerciale a Piediripa, di solito una persona al giorno – dicono –, per la maggior si tratta di uomini tra i 40 e i 60 anni, nessun giovane. In tanti si stupiscono che non l’abbiamo, spieghiamo che è autoprodotto e quindi si trova solo su internet, per ora, tanti clienti dicono che è un peccato che non ci sia. Molti sono curiosi di leggerlo per sapere cosa c’è scritto dopo che ne hanno sentito parlare così tanto". "Una decina di persone ci ha chiesto quel libro – spiegano dalla Feltrinelli –, quasi tutti uomini, per lo più anziani. Quando diciamo che non c’è, ci restano male, si aspettavano di poterlo acquistare".