
Via Cincinelli, l’appello dei proprietari degli appartamenti al commissario .
Trentatré appartamenti e due garage esterni. Così è composto il condominio di via Cincinelli 72 a Macerata, colpito duramente dal terremoto del 2016. Il problema è che la demolizione e ricostruzione dell’edificio, costruito nel lontano 1956, stenta ancora a decollare e per questo i residenti sono preoccupati. Con loro anche il Centro per i diritti del cittadino "Codici Marche", che in una nota ha riportato la preoccupazione "di diversi nostri associati", inoltrando una formale comunicazione al commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, "per portare alla sua attenzione le criticità che stanno paralizzando l’iter di ricostruzione e causando pesanti ripercussioni economiche e sociali".
In particolare due: la sospensione del Contributo di autonoma sistemazione (Cas), attiva dallo scorso luglio, e il rischio concreto di perdere il Superbonus 110%. Per il primo, la causa sarebbe dovuta alla mancata presentazione di una richiesta di proroga da parte dell’amministratore. Per il secondo aspetto, c’è il rischio "di andare oltre il termine massimo del 31 dicembre prossimo per la consegna di tutta la documentazione", commenta Fabrizio Gentili, che all’epoca del sisma era residente nel palazzo e oggi è presidente del consiglio di quartiere della Pace.
La richiesta al Commissario, aggiunge Codici Marche, è che entrambi le situazioni si sblocchino, così come "l’iter amministrativo relativo alla ricostruzione del condominio". La speranza, secondo Gentili, "è che sul Superbonus Castelli e il suo Ufficio possano mettere mano a questa questione prorogandone la data di scadenza", aggiunge. Ciò perché durante il processo di raccolta dei documenti "si sono messe di mezzo delle difficoltà burocratiche – spiega ancora – come dei documenti non arrivati da residenti che si trovavano all’estero o perché altri erano deceduti, oppure l’aver dovuto acquisire in passato dei terreni nei pressi del condominio per poter presentare il piano del recupero".
In più altre criticità, elencate da Codici Marche, come trasferimenti di proprietà, questioni catastali e progettuali, problematiche dovute alla complessità dell’intervento e difficoltà relative a singole proprietà, conseguenti a sanatorie pregresse e oneri inevitabili, ma non riconosciuti, come la realizzazione di opere di stabilizzazione dei terreni. Anche il Cas, così, "può essere riguadagnato solo quando sistemiamo tutte le questioni burocratiche, ma così tante persone vanno in difficoltà – dice ancora Gentili –. Fino a giugno scorso i residenti del condominio si dividevano un contributo da 140mila euro, poi il nulla. E il problema in questo caso, come dice l’ordinanza, è che gli importi non corrisposti durante tale periodo di sospensione non vengono riconosciuti, mettendo in difficoltà pensionati o lavoratori con basse entrate o in gravi difficoltà economiche".
A riguardo, il segretario di Codici Marche Odv, Massimo Guido Conte, confida nella sensibilità di Castelli, così come il vice-segretario regionale, Andrea Blarasin: "Il commissario ci ha chiesto di fargli avere tutte le documentazioni del caso e noi attendiamo fiduciosi – commenta –. Si è detto disponibile nell’analizzare la situazione e trovare una soluzione che venga incontro a tutti".