
Per oltre cinquant’anni non è stato più coltivato, cadendo nel dimenticatoio, e in molti pensavano che ormai non ve ne fosse più traccia. Poi, qualche anno fa, l’Associazione centro culturale Aps e l’amministrazione comunale di Potenza Picena hanno voluto avviare un lavoro di ricerca che ha portato a scovare nelle campagne di Montecanepino l’unica persona che aveva ben pensato di conservare il prezioso seme del "pisello di Montesanto": la signora Viola Meschini.
Da qui è partito un complesso iter che ha portato alla recente certificazione di biodiversità regionale e la nomina dell’azienda agricola "Mamma Viola" di unico custode riconosciuto di questo seme. In questi giorni si sta svolgendo la raccolta e la sgranatura del pisello di Montesanto, coltivato esclusivamente da Fabrizio Meschini (nella foto) e dalla sua famiglia nella loro piccola azienda che si affaccia sulla vallata del Caronte, a pochi passi dalla splendida Villa Buonaccorsi. "Si tratta di una particolare varietà che in passato veniva coltivata in tutte le campagne del paese", spiega Fabrizio. Così la tradizione, grazie a lui e alla sua famiglia, continua a sopravvivere.