Il primo giorno a Roma di Leonardi e Manzi

Oggi l’insediamento del Parlamento, la senatrice: "È un’emozione". Il ritorno della deputata "dem": sto cercando un appartamentino

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di Lorenzo Monachesi

Emozione è la parola più ricorrente: per la senatrice portorecanatese Elena Leonardi (Fratelli d’Italia) perché entra per la prima volta a palazzo Madama e per la deputata Irene Manzi (Pd) perché ritorna alla Camera. "Ho provato tanta emozione – ammette Leonardi – a varcare quel portone ma sento anche la responsabilità del ruolo che andrò a ricoprire, considerando che ci attende il momento più difficile dal dopoguerra". Manzi ha varcato quella soglia nella veste indossata nel 2013: "Altre volte ero tornata alla Camera, stavolta mi è tornata in mente l’altra esperienza e non era scontato tornarci dopo una legislatura". I neo eletti chiedono informazioni a chi ha esperienza. "Mi sono confrontata – dice Leonardi – con alcuni senatori della passata legislatura, ho chiesto informazioni un po’ su tutto". Manzi è tra quelle che presentano ai neo eletti il funzionamento della Camera. "Capita – spiega – che ci siano colleghi che chiedono notizie, le procedure per l’assegnazione alle commissioni, i tempi di lavoro e così via".

Oggi ci sarà la prima seduta: ieri Manzi ha effettuato le procedure di accreditamento mentre Leonardi le ha fatte martedì. "Siamo stati convocati e alle 10.30 dobbiamo stare in Senato, un’ora prima ci sarà la riunione del nostro gruppo". "Alle 10 la Camera aprirà i lavori". Non sarà un giorno come tutti gli altri per Manzi e Leonardi, ma cosa indosseranno per un’occasione così speciale? "L’ho messo ovviamente in valigia essendo già a Roma, è un completo, che in parte avevo, adatto per questa giornata".

Ieri, invece la Leonardi, era ancora a Porto Recanati. "Partirò domani (oggi) verso le 5.30. Non ho ancora deciso, non ho comprato nulla, ma nel pomeriggio (ieri) mi dedicherò a scegliere nell’armadio quello più adatto". Adesso per la prima volta la Leonardi sarà chiamata senatrice e magari sentire pronunciare quella parola trasmette qualche sensazione. "Ho provato tanta emozione, in questi giorni sto entrando nel ruolo che andrò a ricoprire, potere sedere in quell’aula". Si va a Roma e si cerca casa, a meno che non sia stata già presa. "Io – spiega la senatrice portorecanatese – non ho preso nulla, sono indecisa. Se cerchi nella zona centrale, vicino al Senato, i prezzi sono molto alti: si va da un minimo di 1.500 euro mensili per una stanza e un soppalco. Andare tanto fuori non mi convince molto, poi ci sono anche altre soluzioni come b&b. In questi giorni valuterò il lavoro da fare nella capitale per fare la scelta migliore, voglio infatti continuare a mantenere saldo il legame con il mio territorio". "In questi giorni – dice Manzi – sto cercando un appartamentino nella Rete, lo vorrei non molto lontano dalla Camera". Ma quanto prende un parlamentare? "Io non l’ho chiesto né mi sono informata", dice Leonardi. E alla Camera? "Diecimila euro, tutto compreso. Non è un segreto, i compensi sono pubblici", dice Manzi.