MARTINA DI MARCO
Cronaca

Il ritorno di Renata Boero. Presente, passato e futuro nella mostra al Buonaccorsi

Inaugurata la personale della grande artista, visitabile fino al 9 novembre "Accademia, ateneo e Comune uniscono le forze: intreccio di cultura e formazione".

Inaugurata la personale della grande artista, visitabile fino al 9 novembre "Accademia, ateneo e Comune uniscono le forze: intreccio di cultura e formazione".

Inaugurata la personale della grande artista, visitabile fino al 9 novembre "Accademia, ateneo e Comune uniscono le forze: intreccio di cultura e formazione".

Cromogrammi a riempire le sale delle esposizioni temporanee di palazzo Buonaccorsi, che accoglie da oggi al 9 novembre 2025 le opere di Renata Boero. Artista di fama internazionale e dalle tele cromatiche capaci di tramutarsi in racconti, Boero propone sei opere composte tra la metà degli anni Settanta e i primi anni Duemila. Al centro sfumature che hanno l’obiettivo di risvegliare nell’osservatore i concetti di lentezza, memoria e riflessione sul tempo attuale. L’esposizione – dal titolo "Renata Boero. Teleri" – è promossa da Accademia delle belle arti, Unimc e Comune. Presenti ieri al taglio del nastro il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli; l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta; il presidente dell’Abamc, Gianni Dessì; il rettore John McCourt e Giorgia Bacchi, delegata del presidente della Fondazione Marche Cultura. A curare la mostra, Vittoria Coen e Giuliana Pascucci. "L’Abamc, Unimc e il Comune uniscono le forze – afferma Parcaroli – in un intreccio di arte, formazione e territorio. L’artista Boero gode di fama internazionale, e rappresenta per noi un’occasione di riflessione sull’attualità e un invito a guardare avanti". Lavoro sinergico sottolineato anche dal rettore McCourt, che aggiunge come sia una buona possibilità "per avvicinare studenti e studentesse all’arte". "Come città ci sentiamo parte della ricerca artistica contemporanea – aggiunge Cassetta –. Investire nell’arte è essenziale per continuare a interrogarci, con opere che sfruttano il legame tra poesia, filosofia e natura". Un’esperienza accolta nella cornice di palazzo Buonaccorsi, "incrementando la visibilità di un bellissimo palazzo storico", riprendendo le parole di Giorgia Bacchi di Fondazione Marche Cultura. "Il lavoro dell’artista Boero si è arricchito negli anni di gesti e sapienza", sono le parole di Dessì. A sottolineare il ritorno di Boero a Macerata, per la terza volta nella sua vita e a quasi mezzo secolo dall’ultima, è la curatrice Giuliana Pascucci, che evidenzia come le opere "riflettono sui temi del presente, passato e futuro, ponendo al centro la memoria". Memoria, come continua la docente Abamc, Vittoria Coen, "che l’artista affronta con spiritualità". Ad aprire ufficialmente le porte dell’esposizione, prima del consueto taglio del nastro, le parole della stessa artista: "Non posso che ringraziare Macerata per la sua accoglienza. Tornerò a casa carica di nuove idee grazie ai bei pensieri positivi che mi sono arrivati".