Il sacrificio di Alix per far nascere la figlia. Operata d’urgenza, muore durante il parto

Ragazza di 26 anni originaria di Civitanova arrivata al "Salesi" in condizioni disperate: era incinta di 29 settimane

La giovane mamma morta Alix Rossi

La giovane mamma morta Alix Rossi

di Pierfrancesco Curzi

Giovane mamma muore a causa di una patologia cardiaco-respiratoria irreversibile, ma riesce a dare alla luce la figlia che portava in grembo. Una nota di forte speranza dentro una terribile tragedia familiare, quella di Alix Rossi, 26 anni, figlia di un ex vongolaro civitanovese, origini colombiane di parte materna, residente a Montegranaro, in via Vecchia Fermana, ma originaria di Civitanova. La ragazza, sposata e già con un bimbo di un anno, non ce l’ha fatta, ma la bambina, nata alla ventinovesima settimana di gravidanza, è seguita con tutte le cure e le attenzioni del caso in Tin, la terapia intensiva neonatale dell’ospedale Salesi di Ancona. Le condizioni della donna, affetta da connettivite, una malattia sistemica autoimmune, e da artrite reumatoide, sono andate via via peggiorando negli ultimi giorni. Prima il ricovero all’ospedale civile di Macerata, dove la paziente in stato interessante era seguita, poi il disperato trasferimento, venerdì scorso, all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona e infine il ricovero nella terapia intensiva cardiologica dell’ospedale regionale di Torrette. "Il quadro clinico della giovane mamma era ormai purtroppo compromesso, anche se è stato fatto di tutto affinché potesse riprendersi – ha spiegato il professor Andrea Ciavattini, capodipartimento del presidio materno-infantile dell’ospedale Salesi di Ancona –. La paziente presentava dei gravissimi problemi respiratori e cardiaci indotti dalla patologia, speravamo potesse rispondere positivamente alle terapie, ma purtroppo non è stato così". "Il quadro clinico era ormai compromesso – ha aggiunto il professor Ciavattini –, da qui la decisione, presa di concerto con i suoi familiari, di farla partorire e di poter dunque salvare la bimba. E così è stato. La piccola è in Tin e sta bene". È successo tutto nel giro di appena due giorni, dalla serata di venerdì, con il disperato trasferimento ad Ancona dall’ospedale di Macerata, fino a ieri mattina quando, dopo il parto indotto, è stata dichiarata la morte di Alix Rossi, madre colombiana e padre ex pescatore di Civitanova. Resta da capire se e quanto possa avere influito nella gravità della sua patologia il fatto di essere stata positiva al Coronavirus nel mese di gennaio, praticamente all’inizio della gravidanza. Alix Rossi aveva anche sofferto di artrite reumatoide, una patologia entrata in qualche modo in contatto con il Sars-Cov2, visto che, soprattutto nella prima fase pandemica – da marzo fino a giugno del 2020 –, ben prima della campagna vaccinale, tra i farmaci sperimentati c’era stato anche il Tocilizumab. Un prodotto utilizzato, prima della diffusione del Coronavirus, proprio per i casi di artriti reumatoidi, che nella battaglia contro il virus, nonostante le sperimentazioni, non ha dato dei risultati eccezionali. Stando a quanto riferito dai familiari della 26enne, Alix Rossi negli ultimi periodi aveva patito pesantemente le conseguenze della patologia, trovando difficoltà anche a compiere dei gesti assolutamente normali, come salire le scale. Una gravissima forma di insufficienza respiratoria e cardiaca, indotta forse anche dalle conseguenze del Covid-19.