GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Il sindaco difende il bilancio: "Agito nell’interesse dei cittadini"

Potenza Picena, la Corte dei conti ha segnalato alla procura i documenti relativi al 2021 e al 2022 "L’indebitamento era elevato da prima che arrivasse l’amministrazione di centro destra".

Il sindaco Noemi Tartabini

Il sindaco Noemi Tartabini

"A gennaio, in riscontro a una nota della Corte dei conti, ho provveduto a inviare una relazione puntuale di chiarimenti. Resto comunque a disposizione per ulteriori delucidazioni e a fornire documentazione utile in modo da chiarire la posizione e il lavoro dell’ente, visto che abbiamo agito nell’interesse pubblico e lo continueremo a fare". Lo dichiara il sindaco Noemi Tartabini, dopo che la Corte dei conti ha inviato alla procura contabile due bilanci del Comune di Potenza Picena, perché la sezione di controllo ha rilevato "criticità e irregolarità contabile" e "anomalie relativamente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio e al rilascio di garanzie fideiussorie".

Il primo cittadino tiene a chiarire alcuni aspetti. "Si fa riferimento ai dati del bilancio 2021 e 2022 – afferma il sindaco Tartabini –. Il collegio dei revisori dei conti di ogni ente deve inviare dei questionari relativi a bilanci e rendiconti alla Corte dei conti trasferendo dati contabili, quindi si tratta di un’attività ordinaria. Va precisato che il livello dell’indebitamento del Comune era elevato ancora prima dell’insediamento dell’amministrazione di centrodestra. Dal nostro arrivo fino al 2019, siamo riusciti a farlo scendere di due milioni. Poi, abbiamo contratto mutui da circa 5 milioni per cofinanziare investimenti di oltre 33 milioni, così da far fronte alla realizzazione di opere necessarie che attendevano da molti anni. Degli esempi sono i lavori nel centro storico – osserva ancora –, alle scuole, negli immobili comunali non sicuri e chiusi, oltreché sulle strade con problemi di dissesto idrogeologico. Al 31 dicembre 2024 il debito pro capite era di 958 euro, mentre al 31 dicembre 2013 il debito pro capite era di 913 euro. Da ciò si evince quello che è stato ereditato".

Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, aggiunge sempre il sindaco Tartabini, "l’ente li ha riconosciuti come previsto dal Testo unico degli enti locali e nel caso specifico riguardano l’acquisizione di servizi per l’espletamento di pubbliche funzioni e legati a servizi essenziali, nonché derivati da una sentenza relativa a questioni molto datate. Perciò sono spese legali non ascrivibili all’attuale amministrazione comunale – specifica il primo cittadino –, perché una questione risale al 1997 e l’altra al 1983. Voglio sottolineare che l’amministrazione ha 220mila euro accantonati nel fondo rischi e soccombenze. Sul tema fideiussioni, il Comune ha rilasciato garanzie fidejussorie a due società sportive che hanno contratto mutui per realizzare gli impianti sportivi, i quali sono entrati nel patrimonio dell’ente e a disposizione dei cittadini. Le stesse società sportive hanno regolarmente adempiuto al pagamento dei mutui e non risultano morosità".

Giorgio Giannaccini