
Una delle proteste contro l’antenna 5G
"La sentenza del Tar sull’antenna 5G dimostra la validità della procedura amministrativa portata avanti dal Comune". Il sindaco di Belforte Alessio Vita interviene dopo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha dato ragione all’ente e al comitato "Salviamo Belforte dall’inquinamento" sul ricorso presentato per l’antenna di oltre trenta metri che avrebbe dovuto essere installata in località San Giorgio.
"Con immensa gioia e profonda gratitudine verso quanti hanno sostenuto la causa contro l’antenna – è stato il commento del comitato di cittadini –, comunichiamo che il Tar Marche ha pubblicato la sentenza. È stato accolto il ricorso e ritenuto illegittimo il provvedimento autorizzativo rilasciato dal Suap dell’unione montana dei Monti Azzurri. Abbiamo vinto. Vari scenari potrebbero ora configurarsi, ma al momento il risultato è stato raggiunto. Ma sono ancora necessari l’aiuto e la collaborazione di tutti". Il Tar in pratica ha annullato il provvedimento autorizzativo rilasciato dal Suap dell’unione montana, mettendo così la parola fine all’installazione dell’antenna in una zona vincolata. "Sull’area è vigente un vincolo imposto dal Piano paesaggistico, recepito dal vigente Prg", si legge nella sentenza, dove viene anche evidenziato come "l’amministrazione -con il ricorso presentato- ha inteso evidenziare l’esigenza di tutelare un bene specifico di pregio storico e artistico, nel rispetto di quanto previsto dalla disciplina pianificatoria regionale e locale e in linea con gli interessi da questa perseguiti".
Soddisfazione del primo cittadino per aver sostenuto la battaglia del comitato che aveva chiesto all’ente di intervenire con un ricorso: "È stato svolto un grande lavoro da parte della struttura comunale – sottolinea Vita –, soprattutto dall’ufficio tecnico. La sentenza del Tar dimostra la validità della procedura amministrativa portata avanti dal Comune senza alcun errore. Noi non siamo contro l’installazione delle antenne a priori, ma è importante che esse vengano regolamentate e realizzate nel rispetto dei vincoli che la normativa e, in questo caso il Piano regolatore, prevedono".
Il comitato, raccogliendo oltre 500 firme, ha presentato ricorso al Tar contro la Cellnex Italia spa, proprietaria dell’infrastruttura, Wind Tre spa, società installatrice delle antenne, Zefiro Net società subentrata alla Wind, e Suap, che aveva rilasciato l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori nonostante il parere contrario del Comune. L’anno scorso il gruppo di cittadini aveva promosso anche un sit-in.