LORENA CELLINI
Cronaca

Il Tar blocca un altro cantiere del Piano Casa

Il tribunale ha stabilito lo stop ai lavori in viale Vittorio Veneto dove deve sorgere un palazzo di cinque piani. A settembre la decisione .

Il rendering della palazzina che dovrebbe sorgere nel cantiere

Il rendering della palazzina che dovrebbe sorgere nel cantiere

Il Tar sospende un altro cantiere di viale Vittorio Veneto e chiede verifiche sul permesso a costruire rilasciato dal Comune per demolire e ricostruire con aumento di volumetria, sulla base del Piano Casa. Con una ordinanza del 13 giugno il tribunale si è in tal modo espresso dopo aver riunito i ricorsi di Cinzia Mennoia e Giampietro Verdini contro il Comune, contro il dirigente Servizio Edilizia Privata e nei confronti della impresa di costruzioni Felici Srl, atti presentati per ottenere l’annullamento, previa sospensiva, del permesso a costruire relativo a un nuovo palazzo di cinque piani in costruzione all’angolo tra il viale e via Pasubio (quartiere stadio) al posto dell’ex villino Cingolani.

Un progetto con consistente aumento di volumetria, come sta accadendo anche nella vicina area che ospitava l’ex villa Paolini, è pure quel permesso a costruire è stato impugnato da Verdini e Mannoia e momentaneamente sospeso dal Tar che ha disposto approfondimenti sulla pratica, da trattare nella camera di consiglio il 10 luglio. Per il progetto dell’ex Villa Cingolani se ne riparla invece il 25 settembre e intanto cantiere chiuso.

Nel merito i ricorrenti lamentano, sul presupposto della ‘vicinitas’, un danno da limitazione delle visuali panoramiche, l’illegittimità del permesso a costruire per vizi procedurali, la maggiore altezza del nuovo edificio in rapporto a quelli circostanti e una volumetria aggiuntiva eccedente il consentito. Il Comune e la ditta si sono costituiti in giudizio, eccependo il difetto d’interesse dei ricorrenti e comunque resistendo alla richiesta di sospensione cautelare, anche in ragione degli impegni contrattualmente assunti dalla Felici Srl.

In questa fase il Tar ha disposto una verifica in contraddittorio tra le parti in causa finalizzata a chiarire il progetto dell’edificio e quanto finora realizzato, con particolare riguardo all’impatto rispetto all’area circostante e alle vedute degli appartamenti dei ricorrenti, la descrizione degli edifici circostanti di altezza pari o superiore, gli aspetti relativi alla modalità di calcolo della volumetria aggiuntiva concessa rispetto a quella preesistente, tenuto conto di quanto autorizzabile in caso di demolizione e ricostruzione sulla base del Piano casa oppure del limite di densità edilizia prescritto per la zona di destinazione del fabbricato.

Dell’istruttoria il tribunale ha incaricato il responsabile dello Sportello Unico Edilizia del Comune di Ascoli e, tenuto conto anche dello stato di avanzamento dei lavori, ha provvisoriamente sospeso il permesso a costruire almeno fino alla camera di consiglio del 25 settembre dove verrà valutata la verifica.