di Lucia Gentili
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Cosmari, che chiedeva l’annullamento della delibera Anac del 20 luglio 2022. In quest’ultima l’Autorità nazionale anticorruzione aveva stabilito l’inconferibilità dell’incarico di presidente del cda a Giuseppe Pezzanesi, che all’epoca della nomina era anche sindaco di Tolentino. Proprio per quest’ultimo ruolo, secondo l’Autorità anticorruzione, Pezzanesi non poteva essere nominato alla guida del Cosmari. Dopo mesi di attesa, ieri è arrivata la sentenza, che dà ragione all’Anac. Una sentenza che non trova d’accordo il diretto interessato, l’ex presidente. "Ho trovato la cosa ingiusta fin dall’inizio – commenta Pezzanesi –: cozzava con i pareri, acquisiti preventivamente nella fase della candidatura, da esperti del settore. Pareri letti in assemblea e messi a disposizione dei sindaci, sia di centrodestra sia di centrosinistra, che il 4 agosto 2021 mi hanno eletto presidente del Cosmari all’unanimità".
L’ex sindaco di Tolentino ricorda di essere stato al timone del consorzio per circa un anno, sollecitando l’Ata per l’individuazione del sito della nuova discarica provinciale, avviando il progetto del biodigestore e iniziando a parlare di termovalorizzazione. "Forse questa dinamicità ha posto la massima attenzione sul Cosmari – prosegue –. Comunque ringrazio i dirigenti e tutto il personale dell’azienda, a ogni livello, per la stima che mi hanno dimostrato, tutti i sindaci. Nessuna rivendicazione, solo qualche perplessità, condivisa con i nostri avvocati; trovo curioso, comunque, come il presidente Anac sia arrivato a conclusioni diverse tra me e Manuele Pierantoni, vicesindaco dell’epoca di Corridonia (anche questo un Comune con più di 15mila abitanti) e consigliere nel cda Cosmari, pur trattandosi della stessa problematica. Sono felice per lui". Aggiunge di essere "sorpreso relativamente" del fatto che il Tar Lazio abbia confermato la decisione dell’Anac, "usando due pesi e due misure". "Diciamo che la giustizia ci ha messo un po’ a fare il suo corso – conclude Pezzanesi –, dato che ci aspettavamo una sentenza il 23 maggio e sono passati più di tre mesi per partorire il cosiddetto "topolino", lasciando un posto vacante. Ora mi auguro che questo continui ad essere ricoperto dall’attuale presidente facente funzione Giuseppe Giampaoli, alla luce della sua esperienza. Dirigenti e maestranze hanno comunque portato avanti bene il lavoro. Mi ero messo a disposizione, senza percepire un centesimo (penso l’unico presidente a costo zero). L’ho fatto e lo rifarei, nonostante come sia andata a finire". Entro una quindicina di giorni il cda convocherà l’assemblea dei Comuni soci per decidere il nuovo presidente.