Il timore diffuso dei commercianti: "Abbiamo paura della prossima bolletta"

Le utenze in alcuni casi sono triplicate dal 2021: "Per giugno-luglio l’energia a 2.400 euro, mille in più"

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"Ho paura della prossima bolletta". È quanto dice Carlo Morichetta del bar Centrale di Petriolo, ma è un timore diffuso considerando quelle già ricevute della luce. "Ho sentito dire – aggiunge – che la cifra sia superiore alle precedenti. Il conto della bolletta giugno-luglio è stato di 2.400 euro, quasi mille euro in più del solito". C’è una preoccupazione diffusa perché non c’è solo il caro bollette, ma tutti i generi sono aumentati e i commercianti stanno facendo quasi i salti mortali per non ritoccare il listino. "Non ho aumentato il prezzo della carne – dice Maurizio Montecchiari che ha una macelleria – perché non so quanta ne venderei, pur avendo un clientela che viene pure dai paesi vicini". Montecchiari teme l’arrivo della nuova bolletta. "Fino a dicembre scorso – racconta – pagavo 320 euro a bimestre, ora per due mesi ho sborsato 1.180 euro. Ho anche una rosticceria, tutto è a conduzione familiare. Volevo installare i pannelli solari, ma mi è stato detto che non posso essendo in centro". Sono negozi a conduzione familiare o con una sola persona, è il caso di Giorgio Righi del bar forneria di Righi Ettore. "Nell’ultimo bimestre – racconta – ho pagato 800 euro, mentre prima sui 400-500 euro. Consideriamo che sto aperto solo dalle 5 alle 13 servendo molte colazioni". Orietta Paoletti ha un negozio di alimentari con sei frigoriferi e con un bancone-frigorifero aperto che fanno salire il conto della bolletta. "L’anno scorso – ricorda – ho pagato 350 euro, ora solo per un mese 880 euro. E poi ogni volta i rappresentanti arrivano dicendo che quel genere è aumentato". I commercianti si mettono dalla parte dei clienti e cercano di non ritoccare il listino sapendo che è un momento difficile per tutti. Questi negozi sono un punto di riferimento nel paese e grazie a loro c’è movimento, in estate ci sono stati turisti. "Ora – racconta Paoletti – i clienti stanno molto attenti a fare la spesa. Io sono sola in negozio dove passo la stragrande maggioranza della giornata: apro alle 6.15 e chiudo all’una, poi tiro su la serranda alle 16.30 e la chiudo alle 20". Sono periodi difficili per tutti. "A luglio-agosto – racconta Cristina Vecchi dell’omonima macelleria – ho pagato 2.100 euro mentre l’anno scorso era di 1.000 euro: ho celle frigorifere, l’aria condizionata, il laboratorio. A noi è aumentato un po’ tutto, ma non ho ritoccato il listino e così è diminuito il margine di guadagno".