"Il turismo regge ma deve migliorare l’offerta"

Colicino, pizzeria Enjoy: "A luglio record di incassi medi giornalieri". Diverso per Frifrì, trattoria Noè: "Manca lo slancio del post Covid"

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di Marco Belardinelli

Reggono le presenze a Camerino dall’inizio dell’anno. Merito del ritorno in presenza degli studenti, delle attività commerciali, degli eventi e delle manifestazioni che hanno funzionato. Stabili i turisti soprattutto a partire dall’estate, ma i residenti della città ducale, dopo la pandemia, si spostano fuori e per questo serve un turismo alternativo. Lo scorso anno Camerino si era classificata un po’ a sorpresa al terzo posto per presenze nella provincia dietro a Porto Recanati e Potenza Picena, superando il capoluogo Macerata e Civitanova. Non si sa ancora se riuscirà a mantenere questo livello però alcuni commercianti locali e la presidente della Pro Loco, Delfina Benedetti, illustrano un quadro comunque per ora positivo: "Dopo gli ultimi anni di pandemia abbiamo ripreso con eventi e manifestazioni. – spiega la presidente –. La gente era ancora titubante, soprattutto a inizio estate con la risalita dei contagi, ma comunque c’è l’effetto contrario che dopo due anni si vuole fare tanto. Questo si è visto anche con gli eventi più grandi che abbiamo avuto come il Phoenix Festival e il Camerino Festival che termina domani – oggi, alle 21.30 alla Rocca Borgesca con ’La musica nel cinema italiano’, ndr –". Portando nomi di artisti di livello entrambi gli eventi cittadini hanno richiamato migliaia di persone. "Si incominciano a vedere anche molte persone da fuori del territorio – continua la Benedetti – anche se non come prima della pandemia o, ancora, del terremoto. I turisti hanno cominciato a riapprezzare Camerino, ma noi associazioni dobbiamo agire insieme per uno stesso obiettivo". Molto positivo anche Michele Colicino, titolare del pub e pizzeria Enjoy: "Gli affari stanno andando molto bene. I giovani e le persone da fuori sono presenti ed è stato positivo il ritorno in presenza degli universitari. Gli studenti poi è normale che si muovono e non sono sempre qui, ma fanno pubblicità e passaparola, ci sono sempre facce nuove. Quest’anno sta andando bene anche durante l’estate. A luglio abbiamo fatto il record di incassi medi giornalieri. Vorremmo che Camerino diventasse un centro per la movida e il mangiar bene". Un po’ in controtendenza, invece, la trattoria Noè di Roberto Frifrì, prima ed ora unica attività riaperta in centro storico dal sisma: "Non c’è lo slancio del post Covid, siamo un po’ fermi ovunque. Per la mia attività il turismo c’è sempre stato ma gli autoctoni forse si sono spostati. In serate normali, a differenza dello scorso anno, non abbiamo riempito tutti i tavoli e nello stesso periodo siamo ad un terzo del lavoro, mentre luglio è stato sulla stessa linea. Si lavora molto con i cammini e i sentieri turistici e le persone fanno passaparola". Secondo Alessio Bottacchiari del Relais Villa Fornari c’è comunque occupazione di posti letto: "Noi siamo pieni, ma penso che quest’anno le poche strutture ricettive della città lo siano tutte. Durante l’anno le visite sono collegate all’università o al lavoro, mentre d’estate ci sono i turisti e i clienti affezionati, ma la gente che viene ancora non si rende conto della situazione del territorio. Dopo il sisma qualcosa ha fatto la riapertura dei musei, ma manca un sistema turistico integrato che migliori l’offerta".