
di Giorgio Giannaccini
"Il vicesindaco Giuseppe Casali c’è ricascato. Per lui, il dente batte dove il dente duole. Ha votato per due volte (almeno) con il pugno chiuso". Aspre polemiche a Porto Recanati da parte del gruppo di minoranza Centrodestra Unito, composto dai consiglieri Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini. Le due fanno riferimento all’ultimo Consiglio comunale quando, a loro detta, il vicesindaco Casali (per lungo tempo tesserato col Partito comunista italiano) avrebbe più volte votato con il pugno chiuso, e cioè lo storico saluto utilizzato da militanti e simpatizzanti dell’estrema sinistra. E proprio ciò non va giù alle due rappresentanti dell’opposizione, che appartengono a una civica che raccoglie in città l’Udc e i partiti della destra, come Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Nello specifico, Ubaldi e Sabbatini rimarcano che il vicesindaco Casali avrebbe compiuto quel gesto alla votazione "del punto 7 all’ordine del giorno e al momento del voto finale sul bilancio, quando oltre ad agitare il pugno ha anche fatto l’occhiolino in direzione di qualche collega. Su questo punto chiediamo al sindaco Andrea Michelini di prendere pubbliche distanze dall’atteggiamento ormai divenuto abitudine, del suo vice". Sempre le rappresentanti di Centrodestra Unito, si poi dicono irritate dalle "risatine irridenti" e dal "continuo chiacchiericcio tra l’assessore Stefania Stimilli con i colleghi Lorenzo Riccetti e Casali, mentre parlano gli esponenti delle minoranze". Ma non è mancata la pronta replica del vicesindaco Casali, che nega di aver salutato a pugno chiuso. "Se vogliono dire con il loro attacco che sono comunista, e lo sono, allora questo è vero – dice Casali –. Invece, non corrisponde a verità il fatto che io abbia fatto il saluto a pugno chiuso. Anzi in tal caso avrei rivendicato il gesto, perché nella mia vita privata l’ho fatto più volte in altre sedi, come di recente durante il funerale di un vecchio esponente della sinistra portorecanatese. Ma stavolta non è così. Semplicemente ho alzato la mano nel modo più naturale possibile per votare e avevo la mano chiusa soprattutto per la stanchezza, perché ci trovavamo alla quarta ora del Consiglio comunale. E poi sottolineo che ho alzato la mano destra. Comunque non vedo il problema, non stiamo parlando di un saluto romano, quello sì che è vietato dalla legge. Insomma, di norma non mi vergogno a salutare col pugno chiuso, ma in questo caso qualcuno ha avuto un’illusione ottica".