In campo col Movimento di cooperazione educativa

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Si è costituita ad Apiro la sezione della provincia di Macerata del "Movimento di cooperazione educativa-Mce". E’ quanto mai significativo che l’iniziativa sia partita dal locale istituto comprensivo "Coldigioco": proprio qui prese l’avvìo dell’esperienza del Mce in Italia, durante il decennio dell’insegnamento della maestra Giovanna Legatti, moglie dell’apirano Giuseppe (Pino) Tamagnini, all’epoca uno dei fondatori dell’istituzione. Tamagnini è ricordato anche come benemerito sindaco di Apiro. "Quella di Pino e di Giovanna – ha tra l’altro puntualizzato Emanuela Tarascio, dirigente di ‘Coldigioco’ – era una scuola in cui non si davano voti, ma si faceva un piano di lavoro settimanale, permettendo ai bambini di auto valutarsi. Era una scuola in contatto con altre scuole". E in riferimento all’esperienza formativa legata al Mce, il comprensivo apirano si chiama "Coldigioco". Il primo incontro della sezione maceratese del Mce si è tenuto con la partecipazione di tanti insegnanti delle scuole dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado di Cingoli, Macerata, Treia, San Severino, Castelraimondo, Apiro. E’ quindi cominciato un percorso di confronto fra docenti e dirigenti per riscoprire il gusto di discutere i molteplici temi dell’educazione, dando voce agli alunni. La prossima riunione ci sarà giovedì, a settembre sarà presentato il libro "L’ideale e l’impegno" sulla vita di Giuseppe Tamagnini.

Gianfilippo Centanni