LUCIA GENTILI
Cronaca

In fila per l’ultimo saluto a Gentiana: "Una donna gentile e silenziosa. È come se fosse ancora qui con noi"

Viavai per tutto il giorno nella camera ardente allestita dal Comune: oggi il trasferimento della salma in Albania. Le parole commosse di una vicina di casa: "Lavorava mattina e sera, era generosa e di buon cuore".

L’omaggio al feretro di Gentiana Kopili: per tutta la giornata di ieri è stato un continuo viavai alla camera ardente

L’omaggio al feretro di Gentiana Kopili: per tutta la giornata di ieri è stato un continuo viavai alla camera ardente

L’ultimo saluto di Tolentino a Gentiana Kopili, la badante di 45 anni, madre di due figli, uccisa a coltellate dall’ex marito Nikollaq Hudhra in strada, mentre stava andando al lavoro. Ieri il Comune, dalle 10 alle 19, ha messo a disposizione la tensostruttura della zona sportiva Sticchi per la camera ardente (allestita dall’agenzia funebre Corvatta). Continue le visite, da parte di amici, concittadini, famiglie per le quali lavorava come badante, istituzioni. Anche da parte di persone che non la conoscevano e hanno sentito parlare di lei solo in questo tragico fatto, ma hanno voluto comunque renderle omaggio. Come Daniela Teodori, che dice: "Uno pensa che queste cose, un femminicidio, non possano mai accadere in una comunità piccola e apparentemente tranquilla come la nostra. E invece no. Capisco la sofferenza e la solitudine che ha potuto provare Gentiana, mi sento partecipe come donna. Si sentiva in pericolo in famiglia, la cosa peggiore". "Non abbiamo potuto partecipare alla manifestazione dell’altra sera – aggiungono altre due tolentinati – così abbiamo voluto salutarla con una preghiera e un fiore". Ha lasciato un mazzo di rose anche un carabiniere in pensione, padre di due militari che hanno seguito la vicenda: "Siamo tutti rimasti colpiti e sconvolti da quanto accaduto". La comunità ha mostrato la propria vicinanza ai familiari di Gentiana, a partire dal fratello Artur (l’altro fratello, senza passaporto rinnovato, è rimasto in Albania insieme al padre). Il sindaco Mauro Sclavi è stato tra i primi ad arrivare ieri mattina. Oggi la salma sarà trasferita in Albania, a Pish Poro, città natale della 45enne, per le esequie e la tumulazione. Domani pomeriggio dovrebbe svolgersi il funerale. Partiranno anche i figli e resteranno là per circa un mese. Intanto il padre, Nikollaq Hudhra, dal carcere di Montacuto, ha chiesto di poter scrivere ai due ragazzi, come riferito dall’avvocato Guglielmo De Luca, legale dei familiari di Gentiana. Aveva già provato a parlare con loro la sera dell’omicidio, ma per lo stato d’animo dei due giovani le forze dell’ordine avevano deciso di rimandare l’incontro. Ieri alla camera ardente erano presenti anche i due datori di lavoro del figlio più piccolo, che il fine settimana lavora in un pub e durante la settimana, da un paio di mesi, nell’officina meccanica Corvatta. "Lunedì ha telefonato per dire che non sarebbe venuto, addirittura scusandosi – ha detto il titolare –, lo conosciamo da poco ma si è dimostrato molto volenteroso e attivo. Quindi lo aspettiamo di nuovo da noi quando tornerà dall’Albania". Alle 17.30 don Rino Ramaccioni ha dato la benedizione. "Gentiana lavorava mattina e sera, spesso mangiava per strada, tra uno spostamento e l’altro – conclude una vicina di casa –. Era una donna generosa, di buon cuore, gentile e silenziosa. Quando ci affacciamo pensiamo sempre che sia ancora lì".