CHIARA MARINELLI
Cronaca

In fuga dall’Afghanistan per amore, è una truffa

Due uomini e una donna denunciati. La vittima è un operaio che ha versato a lei 7.500 euro con la promessa di lasciare il suo Paese

La stazione dei carabinieri di Corridonia ha denunciato tre persone

La stazione dei carabinieri di Corridonia ha denunciato tre persone

Crede di aver iniziato una relazione sentimentale con una donna afghana, in fuga dal suo paese, e sborsa 7.500 euro, ma finisce vittima di una truffa. La stazione dei carabinieri di Corridonia ha denunciato tre persone, due uomini e una donna, di età compresa tra i 27 e i 35 anni, residenti rispettivamente nelle province di Viterbo, Pistoia e Parma, tutti di nazionalità nigeriana, per il reato di truffa continuata aggravata. I due uomini risultano già noti alle forze dell’ordine, mentre la donna è incensurata.

Le indagini da parte dei carabinieri, che hanno preso il via nel mese di marzo, sono scattate dopo la denuncia presentata da un operaio 53enne di Corridonia. La vittima, credendo di intraprendere una relazione sentimentale, aveva iniziato a scambiarsi dei messaggi, via chat, con una donna, che si era presentata come originaria dell’Afghanistan e in fuga dal suo Paese. La donna aveva raccontato di essere intenzionata a raggiungere l’uomo a casa sua e di aver spedito i suoi bagagli al suo indirizzo di residenza, alimentando in questo modo nella vittima l’illusione di un imminente incontro. Credeva davvero che quella donna, con la quale si era scambiato innumerevoli messaggi, fosse davvero intenzionata a cominciare una relazione sentimentale reale, e non più virtuale. Nei giorni successivi alla chat, l’uomo è stato contattato da presunti intermediari di una ditta di spedizioni, che, con artifici e raggiri, lo hanno convinto a versare una somma complessiva di 7.500 euro, ritenuta necessaria per la presunta spedizione dei bagagli della donna.

La vittima ha effettuato diversi bonifici bancari di vari importi su differenti conti correnti. Ma poi, quando era troppo tardi, ha capito di essere finito nel mirino di malintenzionati. Non c’era niente di vero in quella storia. Così si è deciso a sporgere denuncia di quello che gli era accaduto. Le indagini condotte dai militari, in base agli accertamenti svolti sui flussi dei pagamenti, hanno consentito di identificare i tre truffatori, che al termine delle indagini sono stati, quindi, denunciati per truffa continuata in concorso.