Incendio alla Orim di Piediripa, "nessun pericolo per la salute"

Le analisi Arpam sull’aria: modeste concentrazioni di idrocarburi, diossine e metalli

Le analisi dei tecnici Arpam (Calavita)

Le analisi dei tecnici Arpam (Calavita)

Macerata, 14 luglio 2018 - Concentrazioni modeste in relazione alla tipologia dell’evento. Questo è quanto emerso dai dati del rilevamento dell’Arpam sulla qualità dell’aria per i parametri Ipa (idrocarburi policiclici aromatici), metalli, diossine e furani, dopo il maxi incendio alla Orim di Piediripa.

Insomma, i veleni nell’aria c’erano, ma in misura inferiore a quanto ci si potesse aspettare e, comunque, in sensibile diminuzione con il passare del tempo. La situazione è stata illustrata ieri, in tarda serata, nella sala operativa integrata di Macerata dove, sotto il coordinamento della prefettura di Macerata, si è riunito il tavolo tecnico ristretto del centro di coordinamento costituito dai tecnici e dai soggetti interessati al fine di analizzare l’evoluzione della situazione e proporre gli interventi necessari per la gestione dell’emergenza.

Incendio alla Orim (Calavita)

«I valori rilevati immediatamente dopo l’evento relativi al campionamento dell’aria effettuato dalle 20.30 di venerdì 6 alle 12.30 di sabato 7 – si legge in una nota – hanno evidenziato concentrazioni modeste in relazione alla tipologia dell’evento e che sono risultate comunque in sensibile diminuzione nel secondo campionamento, effettuato dalle 14 di sabato 7 alle 14 di domenica 8».

Secondo l’Asur «allo stato attuale i dati raccolti non destano preoccupazioni per la salute dei cittadini», anche se «il monitoraggio ambientale è ancora in corso», e soltanto quando sarà completato si potrà dare una valutazione complessiva del fenomeno. Nel corso dell’incontro sono anche stati illustrati i primi interventi, concordati e pianificati anche con la ditta Orim di Piediripa, necessari per l’immediata messa in sicurezza del sito, con particolare riferimento per la gestione, delle acque superficiali.

 

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Intanto proseguono i sopralluoghi nell’azienda di Piediripa per adottare «provvedimenti tampone», allo scopo di evitare i rischi di un ulteriore inquinamento. Tra gli altri è intervenuta anche l’Apm, in quanto l’impianto di depurazione della Orim non è più funzionante. I tecnici del dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’Asur hanno prelevato dei campioni di materiale nell’area dell’azienda per verificare l’eventuale presenza di amianto. Quelli incaricati dalla Procura della Repubblica di Macerata, invece, inizieranno i loro sopralluoghi probabilmente all’inizio della prossima settimana, allo scopo di accertare le cause e anche gli effetti di tale incendio. 

Nella tarda mattinata di ieri, nella sede della direzione dell’Area Vasta 3 di Macerata si era svolto un altro incontro tra il personale del dipartimento di prevenzione, l’agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (Arpam) e l’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche (Izsum) per valutare lo stato delle varie attività svolte in questi giorni nell’ambito di tutela della salute della popolazione.