Ferrari distrutta dopo lo schianto col cinghiale

La disavventura del sindacalista Rossetti tra Pieve Torina e Villa Potenza: "E' stato spaventoso"

Rossano Rossetti con la sua Ferrari

Rossano Rossetti con la sua Ferrari

Macerata, 7 agosto 2018 - «E’ stato spaventoso. Era buio, in auto tutto esploso. Ho avuto veramente paura». E’ ancora sotto choc il maceratese Rossano Rossetti, che l’altra notte, dopo uno scontro con un cinghiale, è andato fuori strada per poi vedere distrutta dalle fiamme la sua bellissima Ferrari 360 Modena.

«Era l’1.15 – racconta –. Con la mia compagna ero stato a una festa, poi l’avevo riaccompagnata a casa, a Pieve Torina, e stavo tornando verso casa mia, a Villa Potenza. Ma vicino alla Maddalena, dopo una curva mi sono trovato un cinghiale in mezzo alla strada. Evitarlo era impossibile, sebbene andassi a una velocità moderata, a 70 chilometri orari circa, non ho avuto neanche il tempo di provare a frenare e l’ho preso. A quel punto l’auto ha sbandato verso sinistra. C’era un muretto, e per cercare di non finirci addosso ho sterzato, ma ho completamente perso il controllo e alla fine sono finito nel canale di fianco alla corsia, contro una pianta, dal lato del senso di marcia in cui stavo camminando. Si sono attivati gli airbag, sembrava fosse esploso tutto. Io sono sceso, ma lì in mezzo, nel buio, non si capiva nulla. Ero anche spaventato perché non sapevo che fine avesse fatto il cinghiale. Ho chiamato il carro attrezzi, ma poi mi sono accorto che stavano partendo le fiamme, allora ho preso l’estintore che era a bordo e ho provato a spegnerle. Così mi sembrava di aver fermato il fuoco, e invece dopo qualche minuto è ripartito. Ho provato a usare un estintore preso da un ristorante lì vicino, nell’attesa dei vigili del fuoco, ma non c’è stato nulla da fare. Alla fine, mi sono rimasti solo la targa e lo stemma Ferrari».

Per fortuna, Rossetti non si è fatto nulla di grave, a parte un dolore al braccio. «Ma è stato bruttissimo, non credo che dimenticherò facilmente quella nottata. Però bisogna fare qualcosa per questi animali. Mi era già capitato di incrociare istrici e tassi, e avevo visto i cinghiali: ce ne sono moltissimi, non possiamo aspettare che qualcuno muoia in un incidente come questo per fare qualcosa di serio». Ora il maceratese dovrà fare causa alla Regione per farsi risarcire il danno.

La Ferrari aveva 18 anni, «ma era un gioiello. Ho contattato l’avvocato Fabrizio Giustozzi e ho già fatto la denuncia ai carabinieri, ma mi hanno detto di provare a vedere se si trova il cinghiale morto. Io ci sono stato con gli amici, ma non abbiamo trovato nulla. Ci riproveremo, ma chissà dove è finito: ho poca speranza di ritrovarlo. Forse basteranno i peli rimasti sulla parte davanti dell’auto, a dimostrare che incidente ho avuto. Se qualcuno ha visto qualcosa, magari passando di lì in quel momento, potrebbe contattarmi». Sebbene ancora provato da questa esperienza choccante, Rossetti non si arrende. «Ricomprerò la Ferrari, e comunque bisogna andare avanti».