LORENZO MONACHESI
Cronaca

Inclusione allo Sferisterio. Tirocini, bilancio positivo. Quattro ragazzi vogliono il bis: "È stata un’opportunità unica"

L’iniziativa rivolta ad anziani, malati di Alzheimer e persone con disabilità chiude con successo. L’assessore D’Alessandro: era il nostro obiettivo, siamo soddisfatti.

Inclusione allo Sferisterio. Tirocini, bilancio positivo. Quattro ragazzi vogliono il bis: "È stata un’opportunità unica"

L’iniziativa rivolta ad anziani, malati di Alzheimer e persone con disabilità chiude con successo. L’assessore D’Alessandro: era il nostro obiettivo, siamo soddisfatti.

È positivo il bilancio dei Tirocini di inclusione sociale (Tis), realizzati nell’ambito del progetto IN-Opera, al punto da concedere il bis: l’esperienza infatti sarà ripetuta durante i concerti di Sferisterio Live. Si è trattato di un progetto molto articolato rivolto agli anziani, ai malati di Alzheimer, alle persone con disabilità e a tutta la comunità. Francesca D’Alessandro, vice sindaco e assessore alle Politiche sociali, ha fatto il punto con tre dei quattro ragazzi coinvolti nel Tis: il maceratese Raffaele Marchetti di 27 anni, Elvis Valencia Arcos di 33 anni, di origine peruviana e da 7 anni a Macerata, il montecassianese Niccolò Bellagamba di 20 anni e Uliana Cerasi, assente nell’incontro di ieri. "È stato anche un messaggio per la città – ha detto D’Alessandro – che questi ragazzi siano stati protagonisti durante le serate del Macerata Opera Festival. All’Amministrazione interessano le singole persone e quando parliamo di inclusione vogliamo farlo in maniera concreta. Sappiamo che una volta concluso il ciclo scolastico questi ragazzi trovano difficoltà, non solo nell’inserimento sociale ma anche lavorativo e per questa loro attività hanno ricevuto un compenso. Ecco perché questo progetto intende far sì che loro si relazionino con una ‘normalità’ all’interno dei nostri eventi culturali. L’Amministrazione si sta impegnando su più fronti: utilizzare la cultura per l’inserimento all’interno della comunità e sociale ma anche con un fattivo impegno sull’inserimento lavorativo. Su 80 Tis attivati, grazie ai fondi gestiti dall’Ats 15, di cui Macerata è ente capofila, 30 sono a favore di ragazzi e ragazze con disabilità, soprattutto cognitiva, una specificità che richiede un’attenzione in più rispetto a quella fisica".

I risultati positivi sono stati il frutto di un lavoro di equipe che ha coinvolto più attori. "È stato – spiega D’Alessandro – come un lavoro di alta sartoria finalizzato a tagliare e cucire un vestito addosso a queste persone. La vera sfida è dare autonomia ai ragazzi e affiancare le famiglie in quello che la legge prevede con il cosiddetto progetto di vita, un progetto che segue la persona in tutte le varie fasi di età e affianca i nuclei familiari che devono sentirsi supportati dalle istituzioni". I giovani, nelle serate di spettacolo, dalle 20 alle 21, hanno detto di avere svolto le mansioni affidategli con entusiasmo e professionalità, di essere molto soddisfatti e contenti dell’opportunità che gli è stata offerta spendendo anche parole di ringraziamento per la vicinanza dei loro tutor rappresentati dalle ragazze impegnati nel progetto di Servizio civile "Percorsi diversi". "È stato importante per la mia vita – ha detto Niccolò, che quest’anno si è diplomato con il punteggio masismo di 100 al liceo artistico Cantalamessa – perché rappresenta un’esperienza utile per il mio futuro. Non nascondo di avere provato emozione la prima sera. Mi piacerebbe rifarla anche l’anno prossimo". Sulla stessa lunghezza Raffaele. "Ho accompagnato gli spettatori nelle serate – racconta – e ho distribuito depliant e materiale. Ho conosciuto tante persone e mi sono reso utile". Per Elvis, di origine peruviana, è stata una ghiotta opportunità. "Ho fatto la mascherina – ha detto – ed è stato bello stare in mezzo alla gente. Ho lavorato con impegno e alla fine mi sono fermato per vedere l’opera, è stata la prima volta e mi è piaciuta".