CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Incontro pro vita e 25 Aprile "La sinistra vuole dividere, adesso si guardi avanti"

La consigliera regionale Anna Menghi (Lega): sbagliato occupare la biblioteca "Ho apprezzato l’intervento di Meda, non altrettanto quello di Bonotti dell’Anpi".

Incontro pro vita e 25 Aprile  "La sinistra vuole dividere,  adesso si guardi avanti"
Incontro pro vita e 25 Aprile "La sinistra vuole dividere, adesso si guardi avanti"

di Chiara Gabrielli

"Non restiamo sulle divisioni e le contrapposizioni, altrimenti facciamo un danno al Paese. Mi preoccupa una sinistra che non rispetta il ruolo della controparte politica. Bisogna alzare l’asticella". Dall’occupazione della biblioteca col convegno pro vita alla "battuta" dell’assessore regionale Filippo Saltamartini – "Chi non ha mai amato un’infermiera?" – passando per il 25 Aprile: la consigliera regionale Anna Menghi (Lega) richiama tutti, destra e sinistra, a un livello più alto sul piano politico.

Menghi, tra gli episodi recenti che fanno discutere c’è la dichiarazione sulle infermiere di Saltamartini. Che ne pensa?

"Andare a svilire il lavoro fatto in sanità ampliando oltremodo la sbavatura di una frase estrapolata da un discorso è fuori luogo. Io l’audio di quel discorso l’ho sentito. L’assessore ha subito precisato che non era pensata in termini sessisti. Quando dico che il livello dello scontro politico è basso, intendo questo. L’opposizione dovrebbe sfidare la maggioranza su temi che interessano davvero e invece arranca su sillogismi che non fanno crescere nessuno, nemmeno chi li pronuncia".

Venerdì, gli studenti hanno occupato la biblioteca per contestare ‘ProVita e Famiglia’: stigmatizzando soprattutto il patrocinio della Regione.

"Mi pare che riaffiori una sinistra autoreferenziale. A parte che i promotori hanno organizzato il convegno lì e non in un’aula di Università, proprio per evitare strumentalizzazioni o polemiche come quelle che ci sono state per l’inaugurazione dell’anno accademico in cattedrale, in una fase così delicata la sinistra adotta schemi di comportamento vecchi. Ma davvero torniamo all’occupazione? Legittimamente gli organizzatori cercavano di dire la loro. Ma che Paese siamo diventati? Dovrebbe essere più moderno, invece… A Macerata il centrodestra non ha mai governato, se non in una breve parentesi anni fa, e in Regione governa per la prima volta. Al netto delle tantissime difficoltà, facciamo del nostro meglio. Saremo giudicati dai cittadini sui risultati. Non vogliamo sconti, ma rispetto".

E la sinistra?

"La sinistra manipola la realtà, mostrandosi nostalgica di un passato che, per fortuna, è passato. Occupare la sala in cui si svolge correttamente un convegno non è proprio un esempio di democrazia. Difendere la libertà sopprimendo quella degli altri è un atto di sopraffazione che mette in pericolo la stessa impalcatura costituzionale. Siamo lontani da quella democrazia evoluta di cui tutti si fanno alzabandiera. Lo dico alla sinistra, come alla destra: si cresce guardando avanti, costruendo cattedrali di risposte alle domande che i cittadini hanno e realizzando progetti per la loro vita".

E il 25 Aprile in piazza?

"Anche delegittimare l’avversario è un tornare indietro. Se ho apprezzato moltissimo l’intervento di Meda dell’Istituto storico e quello del rappresentante delle associazioni combattentistiche e d’arma, molto equilibrati, non ho sempre potuto applaudire a quello della presidente Anpi (Chiara Bonotti, ndr), mi è sembrato alla ricerca di divisioni. Mi preoccupa quella sinistra che non ha consapevolezza del ruolo importante dell’opposizione, e lo dice una che qui l’opposizione l’ha fatta per 20 anni, nel rispetto di tutti, senza mai piegarsi a facili letture".