Influenza, partono le vaccinazioni Siero in versione spray per i bambini

A disposizione quasi 60mila dosi per l’Area vasta, somministrazioni anche nei centri vaccinali Covid. La direttrice Corsi: "Ultrasessantenni e persone fragili rischiano complicanze, è meglio prevenire"

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di Franco Veroli

Fatta eccezione per gli anni della pandemia, nel corso dei quali i casi di influenza sono stati decisamente pochi (per le misure di distanziamento, uso delle mascherine, ridotta libertà di circolazione), in provincia questa malattia stagionale colpisce – mediamente – circa 30mila persone (il 10% del totale dei residenti). Non a caso quest’anno, in "condizioni normali", senza restrizioni, la campagna vaccinale contro l’influenza è stata avviata tempestivamente e con grande impiego di risorse. Ieri è c’è stata la partenza ufficiale, con le prime somministrazioni, anche se già dal 12 ottobre le dosi di vaccino sono state via via distribuite a oltre duecento medici di base e pediatri di libera scelta, e ai centri vaccinali dei distretti (l’operazione si conclude proprio questa mattina). "La novità – spiega Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 di Macerata – è che ci si può vaccinare contro l’influenza anche nei Centri di Macerata e Civitanova allestiti per contrastare l’epidemia da Covid-19. Le due vaccinazioni, quella contro l’influenza e la quarta dose contro il Sars Cov2, possono essere fatte insieme". Quest’anno sono cinque le diverse tipologie di vaccino a disposizione per l’influenza (alcune sono specifiche per soggetti affetti da particolari patologie), per un numero complessivo di poco inferiore alle 60mila dosi. "Per i bambini – prosegue la Corsi – il vaccino è disponibile anche in una versione spray, meno invasiva, ma anche con la classica iniezione". L’obiettivo è quello di coprire, in particolare, gli ultrasessantenni e i soggetti fragili. "Sono queste le persone più a rischio di complicanze. È vero che l’influenza non fa paura come un tempo, ma sottovalutarla significa commettere un grave errore. Nei casi in cui qualcuno è affetto da più patologie, oppure è immunodepresso, il rischio di un decorso della malattia che possa avere gravi conseguenze, talvolta anche fatali, è molto elevato". È proprio una "banale" influenza, a volte, a sviluppare una polmonite, con tutto quel che ne consegue, come si registra ogni autunno – inverno.

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito agli ultrasessantenni, alle donne in gravidanza e post partum, ai ricoverati in lungodegenza, alle persone con malattie croniche (diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario), ad alcune categorie di lavoratori come personale sanitario e socio-sanitario, forze di polizia e vigili del fuoco, donatori di sangue. È raccomandata anche ai bambini non a rischio nella fascia di età da sei mesi a sei anni. Contenere la diffusione dell’influenza, poi, è un’azione strettamente connessa all’obiettivo di frenare il Covid, i cui sintomi sono simili e spesso confondono. Su questo fronte ci sono notizie confortanti. "Rispetto al periodo estivo, quando le somministrazioni della quarta dose contro il Covid erano in numero assai ridotto – conclude la Corsi – attualmente sono triplicate. Si viaggia su una media di circa mille dosi a settimana, dal lunedì al sabato. Vengono somministrati i vaccini più avanzati ed efficaci contro le varianti, original-omicron BA1 e original BA 45".