Inquinamento Chienti, indagano i carabinieri

Noe in azione dopo l’esposto del centrosinistra. Micucci, Paglialunga, Mancini e Murri fanno squadra: "Di mezzo la salute dei cittadini"

Inquinamento Chienti, indagano i carabinieri

Inquinamento Chienti, indagano i carabinieri

di Lorena Cellini

Sta già indagando il Nucleo ecologico dei carabinieri sull’inquinamento della zona fluviale (pista ciclabile) e della spiaggia adiacente il Tiro a Volo per verificare se all’analisi di rischio che ha rilevato sostanze cancerogene e tossiche nel terreno siano seguite, da parte del Comune, le opportune misure per tutelare la salute pubblica. Intanto i consiglieri comunali del centro sinistra (Francesco Micucci, Mirella Paglialunga, Roberto Mancini, Letizia Murri e anche Tommaso Corvatta di Futuro in Comune) hanno illustrato l’esposto inviato ai carabinieri del Noe di Ancona, al ministero dell’Ambiente, all’Ast Macerata e firmato da Legambiente nazionale. Il documento ripercorrere, nella vicenda del Basso Bacino del Chienti, gli eventi accaduti tra l’agosto 2020 e il gennaio 2023 con il focus sui sondaggi del geologo Luciano Taddei, che hanno certificato la presenza di sostanze pericolose con la necessità di inibire l’accesso alle aree. Nel primo caso il sindaco "solo il 24 giugno 2021, otto mesi più tardi, ha emesso l’ordinanza", dicono i consiglieri di centro sinistra che riguardo alle analisi di inizio 2023 sottolineano che "l’ordinanza è stata emessa il 7 giugno, dopo cinque mesi dalla data in cui il Comune di Civitanova era stato informato delle risultanze". I consiglieri chiedono pure di verificare la corretta apposizione di cartellonistica e recinzioni per tutelare la popolazione. Sull’aspetto dei ritardi si concentra l’esposto, critico anche verso la Conferenza dei servizi convocata il 27 luglio scorso, "trasformata in un tavolo tecnico e ciò comporterà verosimilmente un allungamento dei tempi di bonifica". Denunciato poi "da parte del sindaco il tentativo, in quella sede, di derubricare il parco del Chienti a zona industriale, così da abbassare i parametri di tolleranza degli inquinanti". Sindaco che per Paglialunga "viene smentito da tutti i documenti tecnici sulla pericolosità del mercurio, che lui ha minimizzato in consiglio comunale". Micucci e Murri parlano "di dovere civico stante che c’è di mezzo la salute pubblica e che il sindaco non ha dato risposte esaustive". Corvatta sottolinea "la mancanza di sensibilità del centro destra sul problema ambientale". L’esposto è stato firmato dai consiglieri di Pd, Per Civitanova, Ascoltiamo la città, Dipende da noi, mentre si è tirato fuori Piero Gismondi (Nuova città). Hanno aderito anche Giulio Silenzi (Pd), Elisabetta Giorgini (Dipende da noi), Corvatta e Nicola Lelli (Futuro in comune) e Pier Paolo Rossi (Civitanova cambia).