"Insegniamo i mestieri di una volta ai giovani"

L’associazione per i diritti degli anziani lancia l’iniziativa. "Sveleremo ai ragazzi i segreti del ricamo, l’arte del legno e della cucina"

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di Lucia Gentili

"Tramandare l’artigianalità dei lavori che si stanno perdendo. Una cosa bella, per far restare attivo chi insegna e un’opportunità per i giovani di imparare un mestiere". E’ anche questo il Centro Ada di Camerino, spiegato da Graziano Fioretti, presidente Adacon Marche (associazione di promozione sociale). Ieri mattina il Centro Ada, nella struttura polivalente di via Baudana Vaccolini (quartiere Vallicelle) realizzata nel 2017 grazie alle risorse del 5x1000 dell’associazione e poi donata al Comune, ha rilanciato l’attività per il 202122. "L’intento – spiegano i promotori – è dare piena operatività alla struttura, attraverso i volontari, per dare risposte agli anziani su temi come sanità, reinserimento sociale, politiche abitative, rapporti con la pubblica amministrazione". Non solo. "Abbiamo un programma di sviluppo – afferma il presidente del circolo ricreativo che ospita e gestisce il centro, Giulio Mosciatti – e ci piacerebbe aprire ai giovani, per dare vita a uno scambio generazionale. La pandemia ha rallentato le nostre attività, ma ora ripartiamo. E vorremmo farlo anche insieme ai ragazzi. Ad esempio, abbiamo in cantiere un corso di cucito, lo stiamo progettando". L’arte del ricamo, ma anche quella del legno. Il resto è un work in progress. Previsto anche il corso sulla "cucina didattica" tenuto dal docente Gabriele Cardinali, tra scienze gastronomiche, conoscenza dei cibi e delle loro caratteristiche, come la stagionalità e il legame con il territorio. Negli ultimi tempi, tra l’altro, sempre più aziende del territorio evidenziano la difficoltà di reperire figure specialistiche, come falegnami e idraulici. Ada è l’acronimo di Associazione per i diritti degli anziani. L’associazione è promossa dalla Uil Pensionati. L’ex presidente Ada Adriano Musi ha ricordato le difficoltà di realizzazione della struttura e la burocrazia affrontata con tenacia. "Quattro anni fa dopo il terremoto – ha aggiunto l’attuale presidente Nirvana Nisi – qui non c’era niente e questa sala ha rappresentato un punto dove socializzare, dove tornare a incontrarsi. Riprenderemo con più voglia di fare di prima". "In queste realtà – ha detto Marina Marozzi, segretaria generale Uil Pensionati Marche – concretizziamo il concetto di invecchiamento attivo". Secondo Claudia Mazzucchelli, segretaria generale Uil Marche "per far ripartire Camerino occorre far incontrare i suoi abitanti, gli anziani, con i giovani attratti qui dall’università, anche sfruttando quel presidio di democrazia rappresentato dal centro polivalente". "Oggi si inizia a vedere qualcosa nella ricostruzione ma la strada è ancora lunga – conclude il sindaco Sandro Sborgia –. Dobbiamo dialogare tra istituzioni per risolvere i problemi".