Intervalliva, i cittadini scrivono alle autorità

L’appello di 50 famiglie a Regione, Provincia e Comuni: "Vogliamo conoscere i dettagli del progetto". Via alla costituzione di un comitato

Intervalliva, i cittadini scrivono alle autorità

Intervalliva, i cittadini scrivono alle autorità

di Lucia Gentili

Una cinquantina di famiglie, tra residenti e proprietari di abitazioni e attività economiche interessate dalla progettazione dell’intervalliva Tolentino-San Severino, ha inviato una lettera alla Regione con il governatore Francesco Acquaroli, alla Quadrilatero, alla Provincia con il presidente Sandro Parcaroli e ai due Comuni coinvolti, per una richiesta di audizione. Ovvero, vorrebbero essere ascoltate dalle autorità competenti per esprimere loro le proprie perplessità. Intanto si sta costituendo un comitato per la protezione della vallata, che si estende dal proseguimento di contrada Rosciano e, in parte, contrada Bura (Tolentino) fino alle contrade di San Severino Colleluce e Parolito. "Vorremmo innanzitutto conoscere i dettagli e l’esatto stato di avanzamento del progetto – esordiscono i firmatari –, considerando il disagio generato tra residenti e cittadini per un’opera dal notevole impatto ambientale e dal costo esorbitante (e incerto). Questo territorio, dove abbondano pittoreschi vitigni e querce, si trova all’interno della zona di produzione di eccellenze vitivinicole quali la Vernaccia di Serrapetrona docg. Pertanto, da un punto di vista paesaggistico, naturalistico ed enogastronomico, la vallata costituisce un ecosistema naturale da preservare. L’area è infatti ancora poco urbanizzata e rappresenta attualmente una piccola oasi faunistica. Per queste sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, oltre a rappresentare un sito potenzialmente idoneo allo sviluppo di colture ecosostenibili (libere da pesticidi), vi sono i presupposti per creare un contesto di crescita fondato su un’economia di valorizzazione del territorio, fatta di attività di accoglienza, ospitalità, specialità culinarie e turismo. La vallata viene di fatto percepita dai cittadini dei due Comuni e da chi la attraversa come una piccola oasi di bellezza, in cui è possibile immergersi senza allontanarsi troppo dai vicini centri abitati". In base a questi presupposti, "al fine di un maggior coinvolgimento dei diretti interessati", i firmatari chiedono di poter "partecipare alle prossime conferenze dei servizi per le osservazioni, di essere informati sull’attuale stato di progettazione dell’opera, di riconsiderare tracciati la cui idoneità e fattibilità erano già state dibattute e condivise pubblicamente dalle istituzioni negli anni passati, al contrario dell’attuale ipotesi che presenterebbe molte criticità e incoerenze con l’avvenuto sviluppo della vallata del Potenza". Propongono anche un’alternativa: "Valutare un ammodernamento e adeguamento della strada esistente tale da renderla sufficientemente larga, senza bisogno di realizzare un’opera così impattante in un versante a forte pendenza, dove sono presenti diversi cambi di quota, zone franose, terreni agricoli con abitazioni, tracciato dell’acquedotto del Nera e intersezioni con strade comunali e vicinali". "Questo approccio conservativo – conclude il gruppo – salvaguarderebbe le colture arboree esistenti, evitando danni economici per le attività agricole eo abitative e lo spreco di fondi pubblici. Chiediamo, in definitiva, di essere informati sulle azioni previste (soprattutto legate a preservazione del territorio per flora e fauna e del patrimonio storico-artistico, compromissione delle acque, rilancio del turismo, deprezzamento e svalutazione degli immobili)".