Intesa Sanpaolo e Invitalia in aiuto agli imprenditori dell’area sisma

Il progetto "Resto qui" dà contributi agevolati e a fondo perduto alle attività avviate dopo il 2017

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Intesa Sanpaolo e Invitalia uniscono le forze per coloro che vogliono avviare o hanno avviato, dopo il 21 giugno del 2017, attività imprenditoriali nelle aree colpite dal sisma. La novità è stata presentata all’università di Camerino, città-simbolo del sisma, e questa iniziativa, chiamata "Resto qui", è volta a facilitare la nascita di nuove realtà economiche e sostenere le startup già operative nell’area del cratere. Sul piatto, contribuiti agevolati e a fondo perduto per le attività imprenditoriali e professionali. "Un’azione resa possibile dalla convenzione tra Invitalia, Agenzia per lo sviluppo e Abi (Associazione bancaria italiana), a cui Intesa Sanpaolo ha subito aderito – spiegano promotori –. Un supporto che si auspica fondamentale per la rinascita di una parte fondamentale del tessuto economico marchigiano che non a caso riguarda ben 85 Comuni: 44 in provincia di Macerata, 22 di quella di Ascoli Piceno, 17 di Fermo e due di Ancona". Alla presentazione c’erano Vincenzo De Marino e Mario Iezzi (rispettivamente direttore commerciale retail Emilia-Romagna e Marche e direttore area retail Fabriano di Intesa Sanpaolo), il prorettore vicario Unicam Graziano Leoni, la prorettrice Barbara Re, Giuseppe Glorioso per Invitalia. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili erogato da Invitalia, un finanziamento bancario pari al 50% delle spese ammissibili garantito dal Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, un contributo in conto interessi riconosciuto da Invitalia. Rientrano tra le finalità impianti, macchinari, attrezzature hardware, software e materie prime.