"Io ascolana? Sono una figura regionale"

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L’assessore regionale Giorgia Latini (Lega), avvocato, è in corsa per il centrodestra alla Camera nel collegio uninominale. È nata 42 anni fa a Fabriano ed è stata amministratrice nel Comune di Ascoli, ora è candidata nel collegio di Macerata. "Il partito – spiega – mi ha vista come una figura di calibro regionale avendo un incarico nella giunta delle Marche che mi ha permesso di dialogare con tutto il territorio, quindi anche con questa provincia. Alla Lega spettava il collegio di Macerata e il territorio è stato ben contento della mia candidatura". Nei contatti con la provincia sono emersi dei problemi che chiedono di essere portati in Parlamento per avere una soluzione. "Ci sono stati sindaci che hanno visto chiudere i plessi per mancanza di insegnanti, per la mancanza di una modifica della legge ordinaria e assieme a loro siamo andati a parlare con il ministro perché è assurdo costruire nuove scuole, renderle sicure e poi lasciarle vuote". Vanno modificati i criteri che modellano il dimensionamento scolastico affinché siano compatibili con le esigenze dei territori e delle famiglie. "È un problema per contrastare lo spopolamento della montagna attraverso l’erogazione di servizi e la ricostruzione". È un mese di appuntamenti, di incontri, di colloqui, insomma di campagna elettorale. "Le sensazioni – spiega – sono positive essendoci la possibilità di potere avere un governo politico. Viviamo un momento difficile da gestire in cui servono scelte importanti, immediate e coraggiose". Però questa candidatura interrompe due anni di lavoro in Regione e chi prenderà il suo posto dovrà ricominciare da capo per completare i progetti avviati. "Per la Regione ho rinunciato al Parlamento, in questi due anni l’obiettivo è stato anche creare una squadra che mi ha affiancata ed è al corrente dei progetti portati avanti. Chi mi sostituirà sarà una donna e fa parte di questa squadra, conosce i progetti e ha i mezzi per portarli a termine". La campagna elettorale ha dei costi. "Ci sono perché bisogna fare un lavoro per raggiungere le persone con manifesti, pubblicità nei mezzi di comunicazione, incontri, affissioni, depliant".

l. mon.