LUCIA GENTILI
Cronaca

"Io ho rinunciato allo stipendio, il sindaco no"

"Quanto è accaduto durante l’ultimo consiglio comunale durante l’esposizione del mio ordine del giorno è stato alquanto irrituale, per non...

"Quanto è accaduto durante l’ultimo consiglio comunale durante l’esposizione del mio ordine del giorno è stato alquanto irrituale, per non...

"Quanto è accaduto durante l’ultimo consiglio comunale durante l’esposizione del mio ordine del giorno è stato alquanto irrituale, per non...

"Quanto è accaduto durante l’ultimo consiglio comunale durante l’esposizione del mio ordine del giorno è stato alquanto irrituale, per non dire imbarazzante". Inizia così l’intervento del consigliere del gruppo misto, a Tolentino, Federico Pieroni.

"Da cinque mesi ho scelto di rappresentare i cittadini e di accettare la mia carica di consigliere – spiega –. Per fare questo ho dovuto richiedere l’aspettativa non retribuita, un diritto garantito dalla nostra Carta costituzionale; si tratta del diritto all’elettorato passivo. Io, a differenza sua sindaco – prosegue rivolgendosi a Mauro Sclavi –, da cinque mesi non percepisco più lo stipendio per la scelta che ho fatto. Lei al contrario da tre anni, usufruendo della legge speciale sisma, continua a essere un dipendente in servizio all’Ast (quindi a percepire i suoi emolumenti) e inoltre percepisce lo stipendio, lauto, da primo cittadino. La legge speciale sisma le consente tutto ciò, è un suo diritto, ma non venga a fare la morale a me. Tanto più che lei usufruisce di permessi illimitati che le consentono di non prestare neanche un’ora di servizio all’azienda sanitaria mantenendo intatto il suo stipendio".

Pieroni passa quindi al consigliere di maggioranza Fabio Montemarani, capogruppo di Tolentino Popolare. "Caro Fabio, durante il tuo intervento hai detto che la mia scelta ha penalizzato e messo in difficoltà l’ufficio in cui ero collocato – aggiunge Pieroni –, ma ti vorrei far notare, sommessamente, che è la stessa identica situazione in cui si trova oggi l’azienda sanitaria dove lavora il nostro sindaco". Pieroni ha presentato un ordine del giorno – respinto – affinché il consiglio comunale censurasse il comportamento della maggioranza, la quale aveva definito "restii" gli uffici dell’ente. "Al centro del mio ordine del giorno c’erano la tutela e l’onore dei dipendenti comunali – aggiunge –. Come ribadito anche nella missiva inviata al Comune da Cisl Fp Marche ciò che viene contestato ai membri della maggioranza, in particolar modo ai consiglieri, è l’atteggiamento con cui si pongono nei confronti della macchina amministrativa. Non è consentito a un consigliere, seppur con delega, di impartire ordini e prendere decisioni esecutive".

Infine l’invito rivolto a tutti "a moderare e fare attenzione alle parole che vengono utilizzate durante le sedute consiliari". "Non tollererò più che venga messa in discussione la mia moralità", conclude.

Lucia Gentili