La bacchetta di Zubin Mehta accende la stagione lirica

Il grande direttore d’orchestra protagonista del concerto che ha aperto il Mof. Il debutto di Pinamonti: strette di mano e foto all’ingresso dello Sferisterio

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Ha diretto le più importanti orchestre del mondo in concerti e opere al Metropolitan Opera di New York, alla Scala di Milano, al Festival di Salisburgo, alla Royal Opera House di Londra, ed è stato per ben cinque volte sul podio del tradizionale concerto di Capodanno a Vienna. Il Macerata Opera Festival si è affidato alla bacchetta di Zubin Mehta, tra i più importanti e conosciuti direttori d’orchestra al mondo, per dare il via alla 58esima stagione lirica allo Sferisterio, la prima diretta da Paolo Pinamonti. La stagione, che andrà avanti tra opere e concerti fino al 21 agosto, segna anche il ritorno alla piena capienza dello Sferisterio che, in questi giorni grazie ai concerti dei The Smile e di Steve Vai, ha già fatto una serie di prime prove ufficiali di grande successo.

La serata non è stata da tutto esaurito, perché qualche posto vuoto ancora si è visto, ma lascia ben sperare per il prosieguo della stagione che venerdì vedrà il debutto della Tosca, prima opera in cartellone. Ieri sera è stato proprio il direttore Pinamonti ad accogliere il pubblico che stava entrando in arena, stringendo mani e non sottraendosi alle foto di rito. Con lui anche il sindaco Sandro Parcaroli (con la moglie Emanuela), che si è detto emozionato per questo debutto e ha rilanciato l’importanza di essere vicini allo Sferisterio, gli assessori Katiuscia Cassetta, Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi. Diversi anche i gruppi arrivati da fuori città, tra cui anche quello della Diatech pharmacogenetics, azienda di Jesi che figura tra i cento mecenati dello Sferisterio, che ha pagato la serata ai suoi dipendenti. Dal podio il maestro Metha, per la prima volta a Macerata, ha diretto l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, nella più celebrata sinfonia di Beethoven, la Nona. Voci soliste sono state il soprano Mandy Fredrich, il mezzo soprano Marie-Claude Chappuis, il tenore Aj Glueckert e il baritono Florian Boesch, che in un momento così difficile della nostra storia hanno intonato parole che oggi risuonano come un inno di speranza: "Abbracciatevi, o milioni di uomini, e questo bacio vada al mondo intero".

re. ma.