La lezione di Libero Grassi, Peppino Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Piersanti Mattarella

Dai ragazzi un ritratto di quattro personalità che non si sono piegate alle cosche

Noi delle classi terze, assieme ai docenti Roberta Morgoni, Sabrina Grandinetti e Claudio Gaetani, abbiamo dedicato un ricordo a importanti vittime della mafia: Peppino Impastato, Libero Grassi, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Piersanti Mattarella. Sono passati 44 anni dalla morte di Impastato. Dalle frequenze di Radio Aut prendeva in giro i boss denunciandone i crimini: i mafiosi mettendolo a tacere hanno amplificato la voce. Grassi era un imprenditore di successo, che non fece compromessi con la mafia pagando il pizzo ma pubblicò sul Giornale di Sicilia una lettera aperta ai suoi estorsori dicendo di aver scelto la protezione della polizia. Fu ucciso nel 1991, ma il suo coraggio non sarà mai dimenticato. Dalla Chiesa fu nominato prefetto di Palermo nel 1982 con l’incarico di contrastare Cosa nostra così come aveva fatto nella lotta al terrorismo. Fu ucciso nel capoluogo siciliano pochi mesi dopo l’insediamento nella strage di via Carini, dove sembrava essere morta la speranza dei palermitani onesti. I figli del generale hanno detto che la speranza non era morta: la sua presenza ha lasciato un segno profondo nella coscienza popolare. Piersanti Mattarella era il fratello di Sergio, Presidente della Repubblica. Eletto Presidente della Regione Sicilia, tentò di cambiare la Sicilia, consapevole di dovere rompere i legami della politica con la mafia. Il 6 gennaio 1980 venne assassinato.

Edoardo Cucco, Alice Marabini e Teodor Alexandru Tita III A; Ludovica Gheco, Gordan Gospodinovic

e Alessandro Serenelli III B; Elena Isabella Bufalari ed Elena Pierleoni III C; Anna Di Ciriaco e Helena Luciano III D