ANDREA SCOPPA
Cronaca

La Lube pronta per il Mondiale per Club 2024 a Uberlandia

La Lube affronta il Mondiale per Club 2024 in Brasile, cercando di superare le delusioni passate e puntando alla vittoria.

Gianpaolo Medei, allenatore della Lube: la squadra è volata in Brasile per il Mondiale per Club. Prima partita in programma dopodomani

Gianpaolo Medei, allenatore della Lube: la squadra è volata in Brasile per il Mondiale per Club. Prima partita in programma dopodomani

La Lube ha raggiunto il Brasile e inizierà a prendere confidenza con la Sabiazinho Arena Tancredo Neves, il palazzetto di Uberlandia sede di tutte le partite di questa edizione 2024 del Mondiale per Club. Invitata dopo la rinuncia delle compagini polacche, in quanto semifinalista dell’ultima Champions poi vinta da Trento presente anch’essa, per la Lube questa sarà la 5ª esperienza nella manifestazione iridata. I biancorossi l’hanno sempre conclusa all’ultimo atto, purtroppo perdendo la finale in 3 occasioni. L’ultima nel 2021 quando Civitanova patì la rivincita dai padroni di casa del Sada che invece nel 2019 erano stati vittima dello storico triplete.

Nel 2017 e 2018 era finita male e in entrambe le circostanze sulla panchina biancorossa sedeva proprio coach Medei. La prima volta la Lube dovette arrendersi alla corazzata Kazan, la seconda fece più male perché nel derby italiano contro Trento e all’epoca l’Itas non era certo favorita come adesso. Siamo riusciti a parlare con il tecnico prima del lungo viaggio in aereo.

Medei, quando la Lube l’ha cercata e vi siete accordati non si parlava affatto del Mondiale. Fino a poche settimane fa era anche impensabile ipotizzare la vittoria finale, non è che il 3-1 di domenica su Trento ha cambiato le aspettative?

"No, è stata una bella vittoria che ha completato un percorso di crescita, ci ha dato più consapevolezza, ma finisce lì perché non giocheremo in casa e questo torneo fa storia a sé".

Cambiano i valori?

"È una competizione strana, raccolta in pochi giorni e potrebbe non vincere la squadra migliore, bensì quella che si adatta prima e trova più velocemente il ritmo. Trento rimane la favorita e attenzione anche al Sada".

Ha una forma di rivalsa personale dopo le due delusioni iridate?

"Non nego che mi piacerebbe rifarmi, la finale del 2018 fu la sesta che perdemmo di fila in più di un anno. Da allenatore però non devo guardare in primis a me, semmai alla squadra e cercheremo di piazzare la sorpresa".

Che ci dice delle rivali del girone?

"Martedì inizieremo contro il Foolad Sirjan Iranian che, come tutte le squadre iraniane, gioca bene, è rognosa e votata all’attacco. Ha elementi noti come l’ex Piacenza Mousavi e altri nel giro della nazionale".

Ci giocava Poriya fino a pochi mesi fa, vi ha suggerito qualcosa?

"Sì ma anche che il roster è abbastanza cambiato...".

E le altre due?

"I brasiliani militano nelle prime posizioni in campionato, sono il team di casa e quindi avranno il tifo dalla loro. Gli egiziani sono teoricamente i più abbordabili. Siamo la più forte del raggruppamento, dobbiamo però dimostrarlo".