La madre malata era una scusa. Anziana raggirata in strada

Anziana truffata da finto bisognoso: richiesto prestito per emergenza familiare, ma in realtà era un truffatore. Avvenuto in un parco, simili casi segnalati in zona. Attenzione alle truffe in strada e al telefono, non fidarsi di richieste di denaro improvvisate.

La madre malata  era una scusa. Anziana raggirata in strada

Anziana truffata da finto bisognoso: richiesto prestito per emergenza familiare, ma in realtà era un truffatore. Avvenuto in un parco, simili casi segnalati in zona. Attenzione alle truffe in strada e al telefono, non fidarsi di richieste di denaro improvvisate.

"Scusi signora, mi hanno telefonato da casa per dirmi che la mamma ha avuto un infarto. Debbo correre all’ospedale dove è stata ricoverata, ma sono rimasto senza benzina e non ho con me il portafoglio. Mi potrebbe fare un piccolo prestito? Poi le restituirò tutto". La civitanovese, piuttosto anziana, guarda il giovanotto inizialmente con diffidenza, ma poi in lei prevale il buon cuore. Apre la borsetta, estrae 10 euro e li stende al presunto poveretto che aveva la mamma malata. Quel poveretto, invece, era un mariuolo e senza dire né tanto né quanto, oltre al dono di 10 neuro, si fa consegnare, sfruttando il fattore sorpresa, anche una banconota da 50 euro e se la svigna.

Tutto questo è successo in un piccolo parco non lontano dal supermercato Coop, dove l’ anziana si porta spesso per fare quattro chiacchiere con le amiche. Nel caso specifico, era in compagnia proprio di una di queste, ma l’azione è stata talmente fulminea che solo dopo la fuga del giovanotto le due donne si sono rese conto che si trattava di un imbroglio.

Purtroppo l’ultimo caso denunciato non è l’unico. Uno simile, infatti, è stato segnalato un paio di mesi fa. Diverso il teatro della vicenda, la zona commerciale di via Einaudi), identico il sistema e inferiore solo il bottino: 20 euro, ma potevano essere di più se non fosse intervenuto un conoscente dell’anziana, il quale ha subdorato l’imbroglio e ha messo in fuga il giovanotto. Casi analoghi, di truffe in strada o anche al telefono, sono segnalati periodicamente. Per questo non bisogna fidarsi di chi chiede soldi raccontando disgrazie familiari, minacciando arresti imminenti di figli e nipoti o spacciandosi per addetto di qualche ente o società. Borse chiuse e massima allerta per evitare raggiri e perdite di denaro.