La necessità dell’educazione cinofila

La necessità  dell’educazione  cinofila

La necessità dell’educazione cinofila

Mauro

Grespini

Oggi è diventata quasi una moda avere un cane da compagnia. In certi casi c’è chi vuol più bene all’animale che al suo prossimo. Cartina al tornasole per capire quanto siamo diventati misantropi. Per carità, non è il caso di generalizzare, perché tanti anziani vi trovano una preziosa compagnia, molti bambini in difficoltà un supporto terapeutico e numerose famiglie un amico insostituibile. La riflessione va fatta sulla consapevolezza di un’azione – quella del possedere un cane – per rispetto dell’animale stesso e di coloro che ci circondano. È necessaria, infatti, una migliore educazione dei cani, e delle persone che vivono con loro, fin dalla scelta del quattrozampe. Sempre più spesso, purtroppo, leggiamo notizie di aggressioni: l’ultima – in ordine di tempo – ha riguardato la nostra collega Anna Pisani, a Pollenza. Ne potremmo elencare molte altre. Che succede? I cani sono impazziti? Non sono più i migliori amici dell’uomo? O forse è l’uomo incapace di gestirli nel rispetto di poche regole? Il raggiungimento di una pacifica convivenza passa attraverso fattori decisivi come la scelta del cane giusto, l’equilibrio psicologico del cane, la qualità del rapporto che il proprietario instaura col suo "Fido". È opportuno che la scelta dell’animale avvenga in funzione di specifiche necessità piuttosto che per ragioni di estetica. Ed è fondamentale rivolgersi agli educatori cinofici perché non si nasce mai imparati. Ci sono in provincia qualificati professionisti del settore, rivolgiamoci al loro. Ne va della vita degli amati cani, e spesso anche della nostra.