LUCIA GENTILI
Cronaca

La Notte dei Musei al Castello della Rancia

L’assessore Tiberi vuole riaprire il 17 maggio la struttura chiusa dopo il terremoto: "Tutti gli allestimenti saranno visitabili"

L’ingresso del Castello della Rancia

L’ingresso del Castello della Rancia

L’obiettivo è riaprire il Castello della Rancia per la Notte dei Musei, il 17 maggio. A dare l’annuncio è l’assessore ai beni e alle attività culturali di Tolentino Fabio Tiberi. I lavori di riparazione del danno, miglioramento sismico e restauro sono durati circa un anno; l’edificio era chiuso al pubblico per questi interventi post-sisma dall’aprile 2024. Il progetto era stato finanziato dalla presidenza del consiglio dei ministri con il fondo dell’otto per mille dell’Irpef devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2020; un finanziamento di circa un milione e 200mila euro. Sono state anche ripulite le pareti e sistemato il pavimento. La settimana scorsa la ditta, InTech di Roma, ha riconsegnato le chiavi. E ieri l’assessore ha effettuato un sopralluogo.

"Per la Notte dei Musei – prosegue Tiberi – riapriremo il castello con tutti gli allestimenti visitabili. Ad esempio oggi inizia il riallestimento del Mesolitico. Procederemo con lo sfalcio esterno per restituire a questo monumento-simbolo della città tutto il decoro possibile". La mostra della Compagnia della Rancia verrà smontata per lasciare spazio all’esposizione delle opere della Biennale fino al 6 gennaio 2026; in accordo con la compagnia stessa, verrà riallestita altrove in una nuova veste. Intanto continuano le iscrizioni per la 33esima Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte, giunte finora a quota duecento circa. Il termine utile per l’ammissione in concorso delle opere è fissato per il 12 maggio. La kermesse andrà in scena l’11 e il 12 luglio (si svolgerà prima la serata in cui saranno annunciati i vincitori e, il giorno dopo, ci sarà l’apertura della mostra "per dare centralità alle opere", precisa l’assessore).

Tiberi, inoltre, prosegue nella ricerca dei locali per trasferire la Biblioteca Filelfica di Palazzo Fidi, chiusa dal terremoto del 2016. "A Palazzo Fidi i lavori dovrebbero iniziare in autunno – spiega -. Continuiamo a fare sopralluoghi per trovare uno spazio idoneo; la disposizione dei volumi a scaffale aperto, con l’esposizione di tutti i libri, necessiterebbe di un locale di 350 metri quadri adeguato anche sul fronte della normativa antincendio. E non è semplice. L’altra opzione è trovare depositi con sala lettura. Stiamo sentendo anche esperti. Non vogliamo sia solo una soluzione tampone ma un modo nuovo di pensare la biblioteca, con la presentazione di libri e laboratori. Uno spazio dove studiare, un luogo di incontro".