LORENZO MONACHESI
Cronaca

La rabbia di Simonetti: "Pronti ad andare avanti con il vecchio progetto e la richiesta di danni"

L’imprenditore civitanovese dopo la bocciatura della variante per Piediripa. Affondo sulla giunta: "Perché porti la delibera in Consiglio se non hai i voti?".

L’imprenditore civitanovese dopo la bocciatura della variante per Piediripa. Affondo sulla giunta: "Perché porti la delibera in Consiglio se non hai i voti?".

L’imprenditore civitanovese dopo la bocciatura della variante per Piediripa. Affondo sulla giunta: "Perché porti la delibera in Consiglio se non hai i voti?".

"Io vado avanti con il centro commerciale e con l’azione legale". È quanto dice l’imprenditore Alberto Simonetti all’indomani della bocciatura della delibera sul nuovo progetto dell’insediamento commerciale di Piediripa. "C’è stata una votazione – aggiunge – e ognuno si assume le responsabilità con il suo voto".

Simonetti, lo farà questo centro commerciale?

"Vado avanti, non avremo una struttura importante e bellissima come quella presentata, ma una struttura completamente differente per cui non avremo bisogno di alcuna variante, perché quel terreno è edificabile e commerciabile. Noi avevamo chiesto una variante per fare qualcosa di accattivante all’ingresso della città, ma non hanno voluto un’opera bella e avranno quello che possiamo fare".

Ma non è che avrebbe fatto questa struttura bella e accattivante per guadagnarci di più?

"Non l’avrei fatta con questa finalità, anzi sarebbe stata una struttura con meno metri quadrati e con costi maggiori rispetto al progetto iniziale. Chiarisco anche che non è questa la mia prima attivià, ne ho un’altra di forniture edili con cui copriamo le Marche e il centro-sud. Era solo per fare una struttura bella, di ultima generazione, adesso realizzeremo quanto possiamo fare".

Non teme che una struttura meno bella non possa attirare marchi e realtà commerciali?

"Abbiamo già dei nominativi interessati alla posizione di questa nuova realtà, la location è l’aspetto più incisivo e non abbiamo difficoltà ad affittare o fare gestire ad altri quegli spazi".

Quanti sono sono i metri quadrati in più con il vecchio progetto?

"Vado a memoria, sui 3.000-4.000 metri quadrati in più, in tutto sarà sui 28-30mila".

Quanto avrebbe investito con il progetto bocciato?

"Tra i 60 e gli 80 milioni, ma ci sono anche altre voci molte interessanti per il Comune".

E quali sarebbero?

"Penso alla Tari che avrebbe fruttato sui 600mila euro all’anno, all’Imu: non ho parole".

Ma allora perché è stato bocciato?

"Per una questione politica. Chi era favorevole ha votato contro e la maggioranza ha dimostrato di non avere i numeri".

Non si aspettava che l’opposizione avrebbe votato contro?

"Ricordo quando con il mio architetto ho incontrato Narciso Ricotta nel suo studio: era entusiasta del progetto al punto da dire che sarebbe stata la prima cosa approvata qualora fosse stato eletto sindaco, perché capace di attirare gente, di togliere persone a quello di Civitanova, di essere attrattivo per altre realtà comunali. Alla precedente amministrazione ho anticipato gli oneri e adesso quelle forze hanno votato contro".

La maggioranza ne è uscita male.

"È incredibile quanto ha fatto: non portare questa delibera in Consiglio, se non hai la certezza che venga promossa! Aspetta, stai calmo, cercate di trovare tra voi un accordo. Noi avremmo realizzato davanti al centro commerciale quattro corsie che ci costavano 800mila euro, è stata una richiesta della maggioranza che abbiamo accettato come altre, e non sei stato capace di fare approvare questa delibera".

C’è materiale per i suoi legali?

"Noi siamo certi di quanto dobbiamo fare e lo faremo per recuperare i danni avuti".