La Recanatese torna a giocare al Tubaldi

Dopo il sopralluogo della comissione pubblici spettacoli si riaprono le porte di casa: domenica 11 l’esordio contro la Virtus Entella

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di Andrea Verdolini

Fumata bianca: dopo un lavoro per certi aspetti frenetico, senza un attimo di sosta se non per brevissime interruzioni dovute al maltempo, la Recanatese potrà tornare nel suo stadio. La commissione pubblici spettacoli infatti, dopo il sopralluogo terminato nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 19.30, ha dato il suo nulla osta e dunque la squadra giallorossa, ospitata per ben otto partite all’Helvia Recina di Macerata, potrà finalmente esordire al "Nicola Tubaldi" nel match della diciottesima giornata del campionato di serie C, in programma domenica 11 alle 17.30, contro la Virtus Entella. Si confidava in questo verdetto anche se, in fattispecie come queste, le incognite sono sempre dietro l’angolo: "E’ il coronamento dei tanti sforzi fatti in questi mesi – commenta il sindaco Antonio Bravi che ha seguito minuto per minuto la vicenda nonostante si trovasse a casa per il Covid –. Una grande soddisfazione per tutti visto che si è operato in stretta sinergia con la società e con le altre componenti. Tra l’altro, vista la diretta televisiva, sarà un’occasione di enorme visibilità per la nostra città contro un avversario di grande prestigio che un po’ tutti gli addetti ai lavori considerano come una delle sicure favorite per la vittoria del campionato". Va ricordato che l’impianto recanatese ha subìto delle modifiche profondissime: dal nuovo manto in erba sintetica, alle tribune dotate di seggiolini, dall’illuminazione agli spogliatoi e a tutti quei requisiti richiesti per ospitare una gara di professionisti, parcheggi compresi: "Il Tubaldi è stato rivoltato come un calzino ed è stato fatto in tempi ragionevolmente brevi. Tutto questo senza pregiudicare le altre attività sportive che si praticano al suo interno. Credo sia una bellissima notizia non solo per Recanati ma un po’ per tutto il territorio. Tutta la zona insomma sta diventando un’invidiabile cittadella dello sport". Al di là del Rimini che già possiede uno stadio, il Romeo Neri, all’altezza, l’altra "matricola" del girone, il San Donato Tavarnelle è costretto a giocare i propri match interni a Montevarchi con inevitabili ripercussioni anche tecniche. Si deve sottolineare anche il complesso lavoro burocratico che è stato portato avanti perché davvero si è passati da un’orbita dilettantistica a una dimensione totalmente diversa, con annessi e connessi. Sarebbe stata una mezza delusione dover rimandare tutto all’anno prossimo. Adesso non resta che preparare quel giorno.