
Il sindaco di Colmurano Mirko Mari
Approvata ieri in prima commissione la delibera regionale sugli accorpamenti scolastici. Quindi l’istituto di Colmurano, che comprende anche Loro Piceno e Urbisaglia, sarà accorpato all’omnicomprensivo Gentili-Tortoreto di San Ginesio. E il De Magistris di Caldarola, con i distaccamenti a Belforte, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, sarà accorpato all’omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Questo nonostante i sindaci avessero espresso totale contrarietà. "La delibera dal primo gennaio è esecutiva – spiega il consigliere regionale Pd Romano Carancini –. L’unica speranza è che, a livello nazionale, arrivino indicazioni che sospendano la scelta della Regione. Si tratta di una scelta politica inspiegabile, portata avanti senza ascoltare i Comuni e la proposta della Provincia". "Con un vero e proprio blitz natalizio, la delibera per la riduzione delle autonomie scolastiche da 214 a 208 è stata approvata in prima commissione, nonostante il netto dissenso dei consiglieri di minoranza – ha aggiunto la collega Micaela Vitri –. Ho denunciato con forza l’approccio autoritario e privo di concertazione con cui questa decisione è stata imposta". Ed evidenzia le conseguenze sul personale scolastico: "Non parliamo di burattini, ma di persone: docenti e personale Ata che saranno costretti a cambiare sede di lavoro, percorrendo decine di chilometri nell’entroterra per raggiungere un’unica sede accorpata. Un trasferimento che rischia di compromettere la loro qualità della vita e il corretto funzionamento delle scuole".
I sindaci Mirko Mari di Colmurano, Robertino Paoloni di Loro Piceno e Riccardo Natalini di Urbisaglia hanno evidenziato i problemi: "Una criticità geografica, in quanto l’accorpamento insisterebbe su sette Comuni (San Ginesio, Sarnano, Sant’Angelo in Pontano, Ripe San Ginesio, Colmurano, Urbisaglia e Loro Piceno) per un territorio di oltre 245 chilometri. Una criticità dovuta alla frammentazione di venti plessi con difficoltà di organizzazione delle attività scolastiche e in merito al controllo delle norme di sicurezza. E nella gestione di 27 progetti europei già deliberati". I plessi restano dove sono, ma ci saranno conseguenze per dirigenti, direttori dei servizi amministrativi e docenti. L’unione montana Monti Azzurri dovrebbe convocare a breve un consiglio straordinario. "Stiamo valutando un ricorso – conclude il sindaco Mari –. L’accorpamento in futuro potrebbe comportare anche un taglio delle classi".
Lucia Gentili