"La ricostruzione dei furbetti a spese di tutti noi"

Gentile lettore,

ci si può scommettere la vita che in Italia, se lo Stato riconosce un qualche aiuto a una qualche categoria in difficoltà, subito ci saranno quelli pronti a fare carte false per arraffare l’arraffabile. Ci sono professionisti e imprenditori che denunciano ogni anno guadagni miserrimi, e tuttavia non vanno a pranzo alla Caritas, anzi. E ci sono purtroppo molti che, come lei dice, hanno ottenuto finanziamenti clamorosi per rimettere a posto la magione avita: per loro, il terremoto è stata una mano santa. I palazzi antichi sono spesso vincolati, la manutenzione è costosa e la si rinvia, e alla fine per risistemarli ci vorrebbe una spesa da emiri. Invece, grazie ai fondi della ricostruzione il palazzo potrà tornare all’antico splendore, a spese di tutti noi. E per chi magari aveva la villa fatta negli anni Ottanta, e rimasta illesa dopo le scosse, è arrivato il 110 per cento. In qualche caso, insomma, è piovuto sul bagnato. Non ci si può fare molto, a parte segnalare le situazioni che ci sembrano sospette. In fin dei conti sono soldi nostri.