La Sala dell’Eneide torna all’antico splendore

Completato il restauro del piano nobile di palazzo Buonaccorsi, danneggiato dal terremoto del 2016. Lavori finanziati con l’otto per mille

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di Lorenzo Monachesi

Dopo il recente restauro degli apparati decorativi danneggiati dal sisma del 2016 la Sala dell’Eneide e, più in generale, il piano nobile di palazzo Buonaccorsi sono tornati allo splendore originale, quello che allora aveva lasciato il segno nel marchese De Sade e in Goya. L’intervento di restauro è stato illustrato in conferenza stampa dall’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta, dalla restauratrice Maria Topa, dal dirigente comunale ai Lavori pubblici Tristano Luchetti, dal tecnico comunale Carlo Paniccià, da Giuliana Pascucci di Macerata Musei e da Veronica Nespeca della ditta Santoni.

I lavori sono stati effettuati dalla ditta "Restauro Dipinti s.a.s." di Topa Maria Pia & C, sotto la direzione della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata. L’intervento di recupero è stato reso possibile grazie al lavoro d’equipe dell’ufficio comunale ai Lavori pubblici che ha ottenuto l’accesso all’otto per mille dell’Irpef. "È un museo – ha detto l’assessore Cassetta – che vive ogni giorno e i suoi spazi sono stati visitati dai turisti anche in questi mesi in cui sono stati effettuati i lavori". In effetti molti visitatori sono rimasti affascinati anche dal lavoro di restauro. "La tavolozza di colori – ha detto il restauratore Milko Morichetti – ha interessato la gente che ha chiesto informazioni sulle varie fasi del lavoro". Le decorazioni parietali realizzate nei primissimi anni del Settecento per mano di Antonio Dardani e Carlo Antonio Rambaldi vanno a comporre un ricco ciclo iconografico destinato ad omaggiare le virtù della nobile famiglia maceratese, passando attraverso scene mitologiche che ci raccontano le imprese di grandi eroi e dei. La decorazione del piano nobile si conclude nella volta della Galleria dell’Eneide con l’iconica scena del matrimonio di Bacco e Arianna, nata dalla maestria degli artisti romani Michelangelo e Nicolò Ricciolini. Questa stanza aveva spinto molti visitatori, tra i quali per l’appunto Goya, a venire Macerata per conoscere lo stato dell’arte in un solo colpo d’occhio considerando il valore di quegli artisti. La ditta è intervenuta sui distacchi degli intonaci dipinti e dei fregi che decorano la parte superiore delle pareti, in ognuna delle grandi sale del piano nobile e nella volta della Galleria dell’Eneide. "Inoltre – ha spiegato Maria Pia Topa – abbiamo risolto il problema determinato dalle macchie di umidità". Il lavoro di restauro è stato documentato nel video realizzato e promosso dalla ditta Santoni – che ha scelto di appoggiare i progetti culturali dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dal 2020 – la quale ha sostenuto il videoclip con l’animazione dell’Olimpo raffigurato nella volta della Galleria del regista Rino Stefano Tagliaferro. Un palazzo così imponente richiede interventi continui. "Stiamo predisponendo la documentazione – ha detto Luchetti – per partecipare ad altri bandi e continuare l’opera di conservazione".