ASTERIO TUBALDI
Cronaca

La Sala Gigli vicina alla riapertura

Le offerte per la gestione sono tre, in corso le valutazioni. Bartomeoli: "Bisognava metterla in sicurezza" .

L’assessore ai lavori pubblici Roberto Bartomeoli

L’assessore ai lavori pubblici Roberto Bartomeoli

La riapertura della Sala Gigli è ormai alle porte con il completamento anche del bando pubblico per l’assegnazione della gestione giunto alla sua fase finale. La delibera approvata dalla Giunta comunale il 6 maggio ha dato il via a un iter che ora entra nel vivo: le tre offerte pervenute da parte di altrettanti operatori specializzati sono state ufficialmente aperte il 6 giugno e tra queste figurano realtà con consolidata esperienza nel settore delle sale cinematografiche.

La base d’asta era fissata a 100 euro mensili, ma c’è chi ha rilanciato a testimonianza dell’interesse per uno spazio storico nel cuore di Recanati. Attualmente sono in corso le valutazioni sui requisiti richiesti e la verifica delle credenziali dichiarate dai partecipanti: solo al termine di questa fase verrà proclamato il nuovo gestore che sarà chiamato a garantire il rilancio del servizio sin dalla prossima stagione autunno-inverno. Cade, così, anche ogni illazione sulla presunta volontà della nuova amministrazione di non voler riaprire la sala, accusa che nei mesi scorsi aveva alimentato polemiche, interrogazioni e comunicati da parte delle opposizioni. "Una strumentalizzazione" denuncia oggi il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Roberto Bartomeoli che rivendica la chiarezza e la coerenza dell’azione amministrativa: "Non era vero che non volevamo riaprire la Sala Gigli. Lo abbiamo sempre detto: non avevamo, all’inizio del mandato, le risorse necessarie per mettere in sicurezza la sala. Ce ne siamo assunti la responsabilità in Consiglio e davanti alla città, e ci siamo impegnati a inserirle nel bilancio di fine anno. Così è stato. Da quel momento è partito l’iter per l’affidamento dei lavori, che non erano affatto banali, come qualcuno ha voluto far credere. Sessantuno mila euro di interventi, sei determine dell’Ufficio tecnico: invito chi minimizza a leggerle con attenzione, per comprendere la complessità dell’operazione". I lavori sono stati ora completati e si è giunti alla conclusione di un percorso che Bartomeoli definisce "anomalo".

Se gli interventi fossero stati effettuati contestualmente alla riapertura avvenuta nel 2023 sotto l’amministrazione Bravi, osserva il vicesindaco, "non avremmo perso sei mesi, non avremmo dovuto approvare ulteriori determine e delibere, e si sarebbero potute contenere i costi". Ora non resta che attendere l’assegnazione definitiva della gestione e l’avvio delle attività per garantire a Recanati una stagione cinematografica degna della sua tradizione culturale.