LORENZO MONACHESI
Cronaca

La scommessa di Gavazzeni. Nel 2024 Turandot, Bohème e Norma: "Ci mettiamo in gioco e rischiamo"

Il nuovo direttore artistico presenta il cartellone: "Sono arrivato da un mese, abbiamo corso e lavorato". Torna il format dei tre spettacolti diversi nel corso del fine settimana. "È in arrivo anche una sorpresa".

La scommessa di Gavazzeni. Nel 2024 Turandot, Bohème e Norma: "Ci mettiamo in gioco e rischiamo"

La scommessa di Gavazzeni. Nel 2024 Turandot, Bohème e Norma: "Ci mettiamo in gioco e rischiamo"

"Turandot e La bohème di Giacomo Puccini e la Norma di Vincenzo Bellini sono le opere in cartellone del Macerata Opera Festival (19 luglio-11 agosto 2024), e poi i Carmini Burana (8 agosto), il concerto di gala "Notte di luna" (21 luglio) la danza con "Notte Morricone (primo agosto) nella produzione di Fondazionale nazionale della danzaAterballetto". Paolo Gavazzeni, nuovo direttore artistico del Mof, presenta il cartellone della prossima stagione lirica, modificato rispetto a quello previsto da Paolo Pinamonti, che aveva annunciato tre opere di Puccini (la terza era la Faciulla del West). "Ma non è finita, perché sto lavorando a una sorpresa".

Un filo lega questa edizione che festeggia i 60 anni di stagioni d’opera a Macerata e che celebra Puccini nei 100 anni dalla morte. "Il filo – spiega Gavazzeni – è l’italianità dei tre titoli, dei direttori d’orchestra, dei cantanti, delle masse artistiche. Il filo è anche la luna che c’è in Norma e in Turandot, che è vicina a Rodolfo e Mimì. La figura femminile è un’altra caratteristica: c’è una donna forte in Turandot e Norma, ma anche una debole in Mimì. Turandot è una amazzone, Norma una donna di grande potere, esuberanza ma anche umana, Mimì è una donna malata". La Turandot (19 e 28 luglio, 3 e 10 agosto) sarà eseguita incompiuta, cioè sino alla morte di Liù così come lasciata dal compositore. La regia è dello spagnolo Paco Azorin, l’orchestra sarà diretta da Francesco Ivan Ciampa, sul palco Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Antonio Di Matteo (Timur). Poi è la volta di Norma (20 e 26 luglio, 4 e 9 agosto): la regia è firmata da Maria Mauti, al debutto nel teatro d’opera, l’orchestra è affidata a Fabrizio Maria Carminati, la protagonista è il soprano marchigiano Marta Torbidoni (Norma) affiancata dal soprano Roberta Mantegna (Adalgisa), poi ci sono Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso). Ecco La bohème (27 luglio, 2, 7 e 11 agosto) del regista Leo Muscato, vincitore del Premio Abbiati 2012. Sul podio Valerio Galli, nel cast Mariangela Sicilia (Mimì), Yusif Eyvazov (Rodolfo), Mario Cassi (Marcello) e Daniela Cappiello (Musetta). "Sono stato nominato un mese fa – dice Gavazzeni –, abbiamo corso e lavorato perché un Festival deve avere il tempo di essere comunicato e venduto, lo abbiamo presentato a dicembre come non accadeva da tempo e questo vuol dire mettersi in gioco. Sarebbe stato facile studiare, pensare, cambiare idea, ripensare, invece rischiamo perché in poco tempo c’è stata l’esigenza di conoscere, comprendere e intuire nella speranza che le intuizioni siano giuste". Ogni weekend saranno proposti spettacoli differenti. Soddisfatto il sindaco Sandro Parcaroli. "Gavazzeni sa come arrivare al cuore dell’interlocutore, perché nelle sue parole e nel suo lavoro c’è tanta passione". I numeri sono stati snocciolati dal sovrintendente Flavio Cavalli. "Ci sono state entrate per 4,3 milioni, di cui il 60% circa da sponsor e contributi, un 25-30% dal botteghino, il 10% da noleggi come la Traviata che sta girando in altri teatri. Un milione e 900mila euro sono andati alle maestranze, al coro e all’orchestra, un’altra cifra simile al comparto produttivo e 500mila euro sono stati i contributi e le tasse pagate". Da martedì i biglietti saranno in vendita al botteghino e online.