"La sicurezza in aula è garantita Speriamo di non tornare in Dad"

Ciampechini: è stato bello riavere i ragazzi in presenza, anche gli insegnanti si sono emozionati

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"Buona la prima, speriamo di poter proseguire fino a fine anno". I dirigenti scolastici raccontano come è andata la riapertura delle scuole in città: gli istituti erano già pronti, perché il piano del 50% era già stato testato per la ripartenza del 25 gennaio. "È stato bello riavere i ragazzi in presenza, anche gli insegnanti erano emozionati al suono della prima campanella – racconta Roberta Ciampechini, dirigente del liceo Scientifico e di Ragioneria –. Ci auguriamo che sia l’ultimo rientro per quest’anno scolastico. Dal punto di vista didattico ritengo sia più utile applicare il 50%, non dividendo la classe, tanto è che prima di Natale avevamo adottato questo modello; ma in questo periodo in cui la curva dei contagi è salita, è fondamentale preservare la sicurezza: dividere la classe permette di alleggerire il numero degli alunni in aula, favorendo il distanziamento. Questa percentuale permette di tenere la situazione sotto controllo, anche per quanto riguarda le uscite e le entrate senza assembramenti: allo Scientifico ci sono tre varchi di ingresso, nella sede succursale ci sono due varchi; mentre a Ragioneria ci sono tre varchi, indicati anche dai cartelli. In via Cioci, trovandosi in una via con altri istituti, facciamo entrare gli studenti sin dalle 7.45. In collaborazione con la Provincia è stato poi creato un percorso pedonale con segnaletica orizzontale per regolare il flusso degli studenti". "Il piano è lo stesso del 25 gennaio, eravamo già pronti – aggiunge Romano Donato, dirigente del Filelfo di Tolentino –. Ci sono due ingressi per ogni plesso, orari diversificati, di qualche minuto, per l’entrata e l’uscita: la nostra sede provvisoria ha tanti piccoli edifici per cui ci sono molti ingressi separati. Speriamo di non dover più tornare a distanza. Se si riuscisse a vaccinare almeno tutto il personale scolastico ci sarebbe una situazione più serena. Abbiamo investito nella sicurezza e per tutti i dispositivi, le mascherine non mancano".

Marta Palazzini