
Il saluto al questore Gianpaolo Patruno (foto Calavita)
Ieri il questore Gianpaolo Patruno ha salutato Macerata. Da oggi il nuovo questore è Luigi Mangino, che arriva da Terni. Ieri palazzo Buonaccorsi ha ospitato una cerimonia di saluti per Patruno, che assumerà un nuovo incarico a Ravenna. Erano presenti i vertici delle forze dell’ordine provinciali, il prefetto Isabella Fusiello, il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, il comandante regionale dei carabinieri Nicola Conforti, il comandante provinciale dei carabinieri Raffaele Ruocco, ma anche tanti agenti di polizia, i rappresentanti dei Comuni della provincia, a partire dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e dall’assessore Katiuscia Cassetta, e alcuni membri dell’Anps, che hanno omaggiato il questore Patruno con la tessera di socio onorario.
"Siamo qui per salutare il questore di Macerata, arrivato l’anno scorso – ha detto il prefetto Isabella Fusiello –. Conosco il dottor Patruno da tanto tempo, perché è stato dirigente del commissariato del mio paese, di Andria. Quindi, ci siamo conosciuti nella mia città e ho apprezzato le sue qualità, soprattutto professionali. È un funzionario che vuole conoscere bene il territorio nel quale opera. E qui ha dato dimostrazione che in un anno ha cambiato il paradigma delle modalità di intervento sul territorio, in tema di sicurezza. È stato un grande dirigente. Si è creato un clima di grande collaborazione per assicurare la sicurezza e la libertà dei cittadini".
Poi la parola al questore Patruno. "Noto con piacere che c’è tanta partecipazione – ha detto –. Il mio ideale è fare squadra, non essere invidiosi dei risultati altrui ma sostenerli. È l’idea vincente, quella che funziona. È stata una lunga cavalcata, non lunga da un punto di vista temporale, ma piena di eventi. Il ringraziamento più grande lo devo ai miei ragazzi. Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, abbiamo superato i nostri limiti. Io credo nella polizia di Stato. Lavoriamo per garantire la sicurezza alla gente. Ci riusciamo sempre? No. Ma dobbiamo tornare a casa con la convinzione che abbiamo fatto il possibile. Mi è piaciuto molto il paragone che ha fatto un amico maceratese: “Per Macerata lei è stato una sorta di Claudio Ranieri (l’allenatore che ha rimesso in carreggiata la squadra, ndr) per la Roma“. E questo paragone mi ha riempito di gioia".
Prima del brindisi, l’assessore Cassetta ha omaggiato Patruno con un dono dell’amministrazione, mentre ha chiuso gli interventi il procuratore Narbone. "Un saluto di cuore, abbiamo lavorato creando sinergie, nella certezza che ciascuno di noi, con i suoi limiti, faccia il massimo che si può nell’interesse di questa comunità".