REDAZIONE MACERATA

La strage sulle strade. Crescono le cifre di incidenti e feriti

Nel 2023 si sono registrati 967 scontri, 40 in più rispetto all’anno precedente. Il numero di persone coinvolte sale da 1.309 a 1.410. Le vittime sono 16.

La strage sulle strade. Crescono le cifre di incidenti e feriti

Un incidente stradale avvenuto l’anno scorso in città. I dati dell’Istat mostrano un aumento del numero di feriti

Incidenti e feriti in aumento. Ma – per fortuna – morti in calo, sia pure di poco. Questo, in sintesi, il quadro che emerge per la provincia di Macerata dal rapporto Aci – Istat riferito agli incidenti stradali nel 2023 pubblicato nei giorni scorsi. Dopo i dati al ribasso del 2020 culmine della pandemia, quelli dell’anno passato evidenziano una preoccupante tendenza al rialzo. Basti dire che nel 2023 gli incidenti sono stati 967, 40 in più del 2022 e solo due in meno rispetto al 2014. Per i feriti i numeri sono ancora peggiori, visto che siamo passati da 1.309 a 1.410, 101 in più, pochi di meno rispetto a quelli del 2014 (1.422). La situazione è decisamente migliore per quanto riguarda la mortalità: nel 2023 i morti sono stati 16, due in meno rispetto all’anno precedente, 11 in meno rispetto al 2014. Nella sola città di Macerata gli incidenti sono stati 157, con tre morti e 211 feriti. Il 2024 sembra confermare questa tendenza di fondo che, però, presenta numeri che devono comunque essere ridotti.

Nel corso del periodo 2014 - 2023, in provincia sono stati rilevati 9.446 incidenti, con 13.390 feriti e ben 211 morti: comunque la si voglia valutare, si tratta pur sempre di una strage che, oltre a quelli umani, comporta dei pesanti costi sociali: nelle Marche sono stimati sui 530 milioni di euro l’anno, vale a dire 355 euro pro capite, al di sopra dei circa 305 euro della media nazionale. Il confronto di lungo periodo non solo aiuta a capire come stanno meglio le cose, ma è necessario per vedere se saranno raggiunti gli obiettivi fissati dall’Unione Europea: dimezzamento dei morti nei decenni 2001-2010 e 2011-2020, e ulteriore dimezzamento del numero delle vittime e dei feriti gravi entro il 2030, per il decennio 2021-2030.

Entrando nel dettaglio, la maggior parte degli incidenti stradali, 695, il 71,8%, è avvenuta tra due o più veicoli, con prevalenza dello scontro frontale-laterale (306), seguito dal tamponamento (184), lo scontro laterale (99), lo scontro frontale (74) e lo scontro con veicolo in fermata o arresto (32). Sono stati invece 272 gli incidenti a veicolo isolato, tra i quali prevale l’uscita di strada (100), seguita subito dopo dall’investimento di pedone: ben 82 casi. Quanto ai comportamenti dei conducenti, la guida distratta (spesso causa telefonino), il mancato rispetto delle regole di precedenza e l’alta velocità sono le prime tre cause di incidente, quasi la metà del totale. Altri dati confermano che il periodo in cui si verifica la maggior parte degli incidenti è tra maggio e settembre, mentre la fascia oraria è quella tra le 8 e le 21: ma l’indice di mortalità tocca le punte più altre fra le 3 e le 4 del mattino e tra le 23 e la mezzanotte. Poco meno della metà degli incidenti notturni si verificano il venerdì e il sabato notte.

Franco Veroli