
Angelica Sabbatini, consigliere comunale di Centrodestra Unito, attacca l’amministrazione del sindaco Michelini
"Oltre all’abolizione della commissione edilizia, c’era anche l’approvazione della Tari. Ma i nostri amministratori hanno preferito informarvi sulla commissione, non certo sull’aumento della Tari che consiste in un +10% per le imprese e un +8,42% per le famiglie". Così Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, entrambe consigliere di minoranza con il gruppo Centrodestra Unito, attaccano la giunta di Porto Recanati.
L’altro giorno l’amministrazione del sindaco Andrea Michelini aveva diffuso una nota, dicendo che nell’ultimo consiglio comunale era stata "deliberata l’abolizione della commissione edilizia", sottolineando il voto contrario di Centrodestra Unito e Porto Recanati 21-26. Mentre l’assessore Lorenzo Riccetti aveva aggiunto: "Abbiamo fatto una scelta nella direzione di accelerare le procedure edilizie".
Ma la storia non è andata giù a Centrodestra Unito: "Sappiamo bene che gli aumenti che non dipendono dalle amministrazioni locali. Ma abbiamo più volte ribadito che un’amministrazione seria deve, con urgenza, istituire un fondo per le famiglie di medio reddito che sono in difficoltà a far fronte alle bollette. Avete trovato 36mila euro per pagare chi vi scrive i comunicati stampa e non per un fondo sociale". Non molto diversa l’opinione di Maria Grazia Nalmodi e Alessandro Rovazzani, consiglieri di minoranza del gruppo Porto Recanati 21-26: "Curiosa l’insistenza con cui si è voluto sottolineare quanti voti siano arrivati dalle forze di opposizione sulla commissione edilizia. La capogruppo Nalmodi ha sottolineato che in commissione venivano affrontate tematiche e ci si confrontava con tecnici e soggetti esterni all’amministrazione, perché le idee condivise hanno un peso maggiore. Appare evidente che l’unico scopo della giunta fosse screditare le opposizioni. Stranamente, però, non si è fatto alcun cenno all’aumento della Tari".
Non è mancata la pronta replica del gruppo di maggioranza del sindaco Michelini: "Alla base del rincaro c’è il risultato di gestione del Cosmari, che ha sovvertito il criterio della gestione congiunta con un presidente e un cda tutti del centrodestra. Sui costi incide un incomprensibile ritardo nell’individuazione della nuova discarica e sullo sfondo c’è una politica regionale di centrodestra, che in modo irragionevole ha imboccato la via di una politica di gestione dei rifiuti molto costosa, tremendamente inquinante, contraria alle direttive della Comunità europea".
Giorgio Giannaccini