La terra trema dalla costa ai monti Sopralluoghi in serie: nessun danno

Lezioni sospese in mezza provincia, nel capoluogo l’Università fa slittare le discussioni delle tesi di laurea

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di Chiara Gabrielli

Torna la paura con una doppia, prolungata scossa di terremoto avvertita forte e chiara in tutto il Maceratese, ieri alle 7.07, magnitudo 5.7, con epicentro nel mare Adriatico a 30 chilometri dalla costa all’altezza di Fano. Anche nel capoluogo la gente è uscita di corsa da casa ed è scesa in strada, tra chi è stato buttato giù dal letto e chi si stava preparando per andare al lavoro o a scuola. Se si sono registrati numerosi attacchi di panico con raffica di accessi al pronto soccorso e cadute di muri e calcinacci nella vicina provincia di Ancona, nel Maceratese non sono stati segnalati danni particolari a cose o feriti, ma ieri in via precauzionale è stata disposta la chiusura delle scuole in molti Comuni, Macerata compresa, e dei musei, oltre che la sospensione delle lezioni all’Università. Sospese le discussioni delle tesi di laurea a Unimc: quelle che erano previste ieri saranno riprogrammate verso la penultima settimana del mese. Comune e Provincia si sono subito attivati per le varie ispezioni a scuole di ogni ordine e grado e anche ai poli museali: non sono emerse criticità. Il sindaco Sandro Parcaroli ha preso parte al Cor, centro operativo regionale. A Macerata è stato aperto il Coc, coordinato dall’assessore alla Protezione civile, Paolo Renna. In mattinata si è svolta una riunione in Prefettura, mentre nella sala operativa della Protezione civile regionale ad Ancona si è svolta la prima riunione tecnico-operativa del Cor con il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che si è sentito anche con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. "Nessun danno grave a persone o edifici – ha detto in serata Acquaroli – Resta alta l’allerta". Ieri l’Ingv (Istituto nazionale geofisica e vulcanologia) ha registrato numerose repliche di scosse. "La distanza dalla costa dell’epicentro ha probabilmente favorito l’impatto meno importante del sisma, evitando così di creare danni ingenti – hanno spiegato –. Si prevede che lo sciame sismico continuerà anche nei prossimi giorni. Alcune di queste repliche potrebbero essere risentite dalla popolazione, specie quella residente lungo la costa. È impossibile fare previsioni". Oltre mille le chiamate al 112 in regione, arrivate soprattutto dalle province di Ancona e Pesaro. Tanta paura, ma nessun danno a Cingoli. Scuole aperte dopo i sopralluoghi svolti dai tecnici municipali con il sindaco Michele Vittori. Controlli anche nelle sedi dell’Alberghiero Girolamo Varnelli (la dirigente Antonella Canova col personale ha eseguito un primo rassicurante sopralluogo anche nel Convitto) e del liceo "Leopardi", con i tecnici della Provincia. Anche a Matelica oggi si torna in classe. A San Severino sopralluoghi nelle scuole e al teatro Feronia: nessun danno, non sono state registrate nemmeno chiamate alla polizia locale. "Sono vicina ai nostri concittadini, siamo ripiombati in un incubo ma le Marche hanno dimostrato di essere una terra forte. Supereremo anche questo momento così difficile", scrive in un tweet la deputata maceratese del Pd, Irene Manzi.