FRANCO VEROLI
Cronaca

La versione di Corsi "Aspetto la sentenza, pronta alla Cassazione C’è chi strumentalizza"

Sanità, attesa per il verdetto del tribunale sull’idoneità a direttore generale "Sono convinta delle mie ragioni, la commissione ministeriale ha sbagliato. Qualcuno usa il caso politicamente per sparare addosso alla mia gestione".

La versione di Corsi  "Aspetto la sentenza,  pronta alla Cassazione  C’è chi strumentalizza"
La versione di Corsi "Aspetto la sentenza, pronta alla Cassazione C’è chi strumentalizza"

di Franco Veroli

"Siamo in uno Stato di diritto. Le sentenze si rispettano, anche se possono essere criticate. Vedremo quale sarà la decisione. Se fosse a me sfavorevole non esiterò a ricorrere in Cassazione, convinta della giustezza della mia posizione". Daniela Corsi, direttrice dell’Ast, rompe gli indugi rispetto alla "precarietà" dell’incarico ricoperto, legata a quanto deciderà a breve il tribunale di Roma. L’Avvocatura dello Stato ha presentato appello contro la decisione di primo grado che ha accolto il ricorso contro la sua esclusione, decisa da una commissione ministeriale, dall’elenco degli idonei al ruolo di direttore generale di azienda sanitaria. Elenco a cui (accolto il ricorso in primo grado) è stata poi riammessa e in base al quale è stata nominata.

Qual è il problema?

"La commissione mi ha negato 20 punti per titoli relativi alla specialistica. E non se ne capisce il perché, visto che ho una specializzazione in Anestesia e Rianimazione e ho maturato esperienze di tipo manageriale. Con quei 20 punti sarei andata ben oltre il minimo dei punti previsti (70) per essere inserita nell’elenco. E, infatti, in primo grado il tribunale di Roma ha accolto il mio ricorso".

Appellato, però, dall’Avvocatura dello Stato…

"Confido in un esito positivo perché, davvero, non capisco come siano state riconosciute altre specializzazioni e non la mia. Se, però, la sentenza fosse negativa, andrò avanti, presenterò un nuovo ricorso: sono convinta di avere i requisiti per coprire questo ruolo, altrimenti non avrei neanche presentato la domanda. Mi spiace solo che ci sia chi strumentalizza questa situazione per sparare addosso alla mia gestione della sanità".

Non può negare che ci siano problemi…

"Non l’ho mai fatto e non lo faccio, anche perché si tratta di problemi vecchi di decenni: non li si può risolvere con la bacchetta magica. Io sono un tecnico che ha deciso di dare un contributo per migliorare la sanità, un bene pubblico da salvaguardare e che nella Ast 3 può contare su ottimi professionisti ai quali va il mio ringraziamento. E credo di averne dato prova, a partire dalla gestione dell’emergenza Covid. Dopo anni ho messo mano ai primariati e ai "caposala", ho avviato un processo di ammodernamento delle tecnologie e ho anche anche previsto opere per rendere più funzionali gli ospedali. Basta? Certo che no. Ma l’impegno va avanti".

Le critiche, però, fanno bene. Non crede?

"Se sviluppate nel merito delle questioni concrete, assolutamente sì. Se, però, sono frutto solo di risentimento o strumentalizzazione a fini politici non servono proprio a niente".