LORENA CELLINI
Cronaca

L’Acquamarina diventa un edificio a sei piani

Approvato il progetto di demolizione e ricostruzione, con l’aumento consentito dal Piano casa. Bocciate le obiezioni dei residenti

L’hotel Acquamarina in viale Matteotti

L’hotel Acquamarina in viale Matteotti

Alberghi che diventano palazzi per appartamenti: la giunta approva in via definitiva il progetto di demolizione e ricostruzione dell’edificio che ospitava l’hotel Acquamarina, e che ora potrà passare dagli attuali tre a sei piani.

La struttura di viale Matteotti si trova all’interno del perimetro del borgo marinaro e il nuovo palazzo usufruirà dei benefici del Piano casa, che consente l’aumento della volumetria fino al 40 per cento di quella esistente. Questa opportunità ha permesso di raddoppiare il numero di piani e ricavare 13 appartamenti più un garage seminterrato con 7 posti auto, che con tutta probabilità non basteranno a coprire il fabbisogno degli occupanti del nuovo palazzo in un quartiere in cui i parcheggi per i residenti già scarseggiano.

Sono state tutte respinte dall’ufficio tecnico comunale le osservazioni presentate da quattro cittadini, che avevano provato a fermare, o quanto meno a modificare per limitarne l’impatto urbanistico, il progetto realizzato dall’ingegnere Cristina Fiorelli. Dalla bassa qualità architettonica, alla mancata finalità pubblica del piano di recupero e fino alla contestazione delle modalità di applicazione della legge del Piano casa, sono state tutte bocciate le obiezioni dei cittadini e, stante i pareri favorevoli di Provincia di Macerata, Ambito idrico Ato e dell’Azienda sanitaria territoriale, il progetto che era già stato adottato nel dicembre del 2023 è stato ora approvato anche dalla giunta.

Si tratta di una variante non sostanziale al Piano regolatore, e quindi non è stato necessario il passaggio in consiglio comunale.

Quello dell’hotel Acquamarina è l’ennesimo progetto di demolizione e ricostruzione attuato con l’aumento della volumetria concesso dal Piano casa, che sta profondamente modificando la fisionomia di alcune zone del centro. Non sono poche le resistenze dei cittadini, quasi tutti residenti a ridosso dei cantieri, alcuni dei quali si sono rivolti ai tribunali nel tentativo di arginare il boom edilizio.

Lorena Cellini