
L’abbraccio di tutta la comunità e degli amici alla famiglia della 15enne investita da un furgone
"Sei sempre stata presente. E continuerai a farlo ancora più di prima". È stato il messaggio letto dalle compagne di squadra in divisa per Gessica Vulpe, la quattordicenne investita da un furgone sabato pomeriggio in contrada Pace a Tolentino. Ieri mattina, per l’ultimo saluto, la città si è fermata: negozi chiusi, saracinesche abbassate, silenzio. L’abbraccio di un’intera comunità a mamma Silvia, papà Ion e alla gemella Giuliana. Presente anche l’amico di 16 anni investito con lei. Il piazzale davanti alla casa funeraria Rossetti era gremito da persone di ogni età, con lo striscione "Schiaccia più forte che puoi anche da lassù. Per sempre con noi Gessi" e i palloncini bianchi e verdi, come i colori della Futura Pallavolo, la società dove giocava la ragazza, in under 16, una promessa del volley. Sul feretro la maglia. Dopo il rito ortodosso (in moldavo, essendo la mamma moldava e il papà rumeno), tanti amici sono intervenuti con una dedica. "Ciao Gessi, come stai lassù? Giovedì avresti avuto il primo allenamento post-operazione – hanno detto le amiche, per un infortunio al ginocchio che aveva avuto la ragazza, costringendola a un lungo stop dalle partite -, eri felicissima, non vedevi l’ora. Sei volata via, ma noi continueremo a chiamarti". "Il tuo sorriso era contagioso, portavi il divertimento anche nei giorni più noiosi – ha aggiunto un altro gruppo – con quell’ironia unica. Conserveremo ogni ricordo, ogni battuta. Ti vogliamo tanto bene". "Una società sportiva è una seconda casa, una famiglia fuori dalla famiglia – hanno affermato i dirigenti -. Gli atleti sono figli da accompagnare, non solo nella tecnica, ma anche nella crescita, nelle gioie e nei dolori della vita. Sabato la bomba, è sceso il buio nei nostri cuori. Sei partita troppo presto, senza fare rumore, come sempre. Andremo avanti, con dolore ma lo faremo, stretti in un abbraccio: in campo tu sarai con noi". "Aveva fame di imparare, aveva il fuoco in quegli occhi azzurri e quella sana freddezza di fronte alle sfide che le permetteva di superare ogni errore commesso con lo spirito giusto, quello di non abbattersi mai e pensare alla palla successiva, quella che quasi sicuramente avrebbe messo a terra – ha letto la sua allenatrice in U16 Sasha Fattinnanzi –. Siamo a pezzi, ma promettiamo di rimetterli insieme per riuscire a vincere la partita più difficile di tutte". La 15enne aveva appena terminato la IT Chimica, materiali e Biotecnologie all’IIS Matteo Ricci di Macerata. "Gessi era piena di vita – hanno detto le compagne –. Continueremo a portarla con noi ovunque andremo", ricordando i salti di gioia per un’interrogazione di fisica saltata e altri aneddoti. "Anche da lassù sorriso e grinta contageranno tutti – hanno continuato –. Ogni partita sarà per te. Ora concludi con un bel primo tempo, come solo tu sai fare". "Non trovo le parole – è intervenuto il sindaco Sclavi –. L’amicizia, lo spendersi per gli altri crea amore. Gessica è l’esempio, lo dimostrano tutte queste persone qui per lei".