L’addio alle mascherine non vale per tutti Baristi e ristoratori: continuiamo a tenerle

Da Agnese Polverigiani a Roberto Andreoli: stop all’obbligo, ma con prudenza. "È una forma di cautela nei confronti dei clienti". E tanti maceratesi le indossano ancora, Micaela Fioretti del bar Villetti: "Qualcuno ci ha chiesto come doveva comportarsi"

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di Chiara Sentimenti

Mascherine addio, ma non per tutti. Sono ancora molti, infatti, i baristi e i ristoratori che continuano a indossare i dispositivi di protezione come forma di maggiore tutela per i clienti. Ma sono anche molti i maceratesi, soprattutto adulti, che continuano a portare le mascherine non soltanto quando entrano nelle attività, ma anche per passeggiare o spostarsi in auto. Da domenica, infatti, non è più obbligatorio indossare le mascherine in bar, ristoranti, negozi, centri commerciali, supermercati, negli uffici pubblici e privati; fermo restando la possibilità, per chi lo vorrà, di indossarle liberamente in ogni situazione. Restano invece obbligatorie per legge (fino al 15 giugno) quando si sale sui mezzi pubblici, negli ospedali, nelle Rsa, negli hospice, nelle strutture riabilitative, così come nei cinema, nei teatri, nelle discoteche, nei palazzetti dello sport, nei musei e nelle scuole. Dal primo maggio non c’è più nemmeno l’obbligo di esibire il Green pass. "Ho chiesto allo staff di tenere ancora le mascherine, perché credo sia una forma di rispetto verso chi viene a mangiare nel nostro ristorante, considerando anche il fatto che i contagi ancora ci sono – spiega Agnese Polverigiani dell’osteria "Da Agnese", in via De Amicis –. Le abbiamo tenute talmente tanto che oramai un mese in più o in meno ci cambia poco, ma ho notato che anche molti clienti ancora le indossano". Stesso discorso anche al vicino bar "Villetti", dove entrando si vedono diversi clienti con le inseparabili mascherine. "Continueremo a portarle ancora per un po’, poi gradatamente cominceremo a toglierle – spiega la titolare Micaela Fioretti –. Ormai sono diventate un oggetto così consueto che molti fanno fatica a toglierle e stamattina (ieri, ndr) la maggior parte dei clienti ancora le indossava. Qualcuno ci ha anche chiesto se è vero che non ci fosse più l’obbligo e come si dovevano comportare, se potevano toglierle o meno". Spesso, quindi, la voglia di tornare alla normalità si scontra con la paura dei contagi, che scendono ma ancora non si sono azzerati, anzi. O probabilmente, come raccontano molti esercenti, questi due anni di pandemia hanno davvero cambiato le abitudini e prima di tornare a come eravamo ci vorrà ancora del tempo. "Siamo in un momento di passaggio e i clienti possono regolarsi come preferiscono – aggiunge Roberto Andreoli del "Bar Mercurio" in galleria del Commercio –. Ce ne sono molti che ancora portano le mascherine, mentre chi era insofferente già da prima non vedeva l’ora di levarle. Per quanto riguarda me e lo staff, invece, continueremo a portarle ancora per qualche giorno almeno". "Il primo maggio abbiamo avuto diversi clienti che ancora indossavano le mascherine, perché non si sentono sicuri e preferiscono proteggersi – conclude Elio Vincenzetti del ristorante "Da Rosa", in via Armaroli –. Anche noi abbiamo deciso di mantenerle ancora per un po’".